

E'BAL 2022
Palcoscenici per la danza contemporanea
Un progetto di rete regionale sostenuto da ATER FONDAZIONE
e condiviso da
Associazione Danza Urbana
Associazione Liberty/Stagione Agorà
Cantieri Danza
Comune di Rimini
Cronopios - Teatro Petrella e Casa della Cultura Italo Calvino
Istituti Culturali della Repubblica di San Marino
L'arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
Riccione Teatro
Santarcangelo dei Teatri
Teatro del Drago - Teatro Comunale di Gambettola
ATER Fondazione, oltre a essere l’ente capofila, partecipa al progetto di rete
con due Teatri del Circuito multidisciplinare regionale,
il Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno e il Salone Snaporaz di Cattolica


COME SE IL CORPO FOSSE
laboratorio sul movimento
Il laboratorio è previsto per un massimo di 15 partecipanti
La quota di partecipazione è di € 5,00
per informazioni rivolgersi agli Istituti Culturali: info.istituticulturali@pa.sm - tel. 0549 882452
Il percorso laboratoriale è aperto a tutti e sarà costituito da un insieme di pratiche che si focalizzeranno sulla percezione dello spazio interno ed esterno, sull'ascolto del proprio corpo, di quello dell'altro e delle sue possibilità.
GIUSEPPE COMUNIELLO
CAMILLA GUARINO
Let me be
creazione e interpretazione Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino
drammaturgia Camilla Guarino
audiodescrizione live scritta da Camilla Guarino e interpretata da Giulia Campolmi
light Designer Pietro Millosevich
artista sonoro/disegno del suono Umberto F
creazione video Gabriele Termine
consulente artistica Silvia Berti e Giulia Campolmi
produzione Versiliadanza e Fuori Equilibrio
coproduzione Oriente Occidente/Europe Beyond Access cofunded by Creative Europe, Murate Art District, Associazione MUS.E, Comune di Firenze
con il sostegno del Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni
Selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore 2021 – azione del Network Anticorpi XL
ll progetto nasce nel 2019 dall’urgenza di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello di esternare come può svilupparsi la descrizione di uno spettacolo di danza a una persona che non vede. Rendere accessibile e fruibile uno spettacolo di danza a coloro che non vedono, rappresenta una sfida importante e necessaria. La componente visuale, predominante in uno spettacolo danzato, può essere raccontata grazie al coinvolgimento degli altri sensi.
A disposizione di tutto il pubblico ci saranno delle audioguide che permetteranno la fruizione dell’audiodescrizione poetica live dello spettacolo.

STEFANIA TANSINI
La grazia del terribile
Progetto, coreografia, danza: Stefania Tansini. Luci: Matteo Crespi. Suono: Claudio Tortorici
Collaborazione artistica: Anna Zanetti - Foto di Luca Del Pia
selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore 2020 - azione del Network Anticorpi XL
Premio Rete Critica 2021. Premio miglior interprete Bando Experimenta 2019
Un percorso di trasformazione di un corpo che traccia il proprio viaggio attraverso pulsioni uguali e contrarie: da un lato scultura in movimento che intensifica e dilata la durata del gesto naturale creando infinite geometrie sulle quali però non si sofferma. Dall'altro un organismo enigmatico che si contorce, si incrina, si plasma, in balìa delle sue possibilità di metamorfosi. Un corpo che si modifica nel tempo, che passa dalla concretezza del presente, dalla logica della carne, a pulsioni fuori controllo, per arrivare ad un corpo alla deriva, proiettato verso il desiderio, verso un altrove.
Per informazioni e acquisto biglietti si prega di contattare i singoli partner
Ticket: 10 €
Ridotto under 30, convenzioni dei singoli partner

PHILIPPE KRATZ
Open Drift
Coreografia Philippe Ktatz
performer Antonio Tafuni e Nagga Baldina
musica Borderline Order
"due esseri che fluttuano e scorrono in mare aperto, avvicinandosi l'uno all'altro, lasciando che le correnti decidano dove saranno portati successivamente. consapevoli del loro destino, ma decisi e risoluti come se fossero determinati a trarre il massimo dall’inaspettato incontro sapendo di essere stati uniti per caso, ma anche che per questo breve momento sono gli unici testimoni della reciproca esistenza, prima di svanire di nuovo separati, sconnessi e sconosciuti, ma potenzialmente trasformati in meglio. la transizione, la trasmissione e lo spazio condiviso assumono un ruolo speciale e determinante in OPEN DRIFT. derivante dall'iconico assolo „la morte del cigno“ di michel fokine e anna pavlova del 1905, questa è una nuova interpretazione di un vecchio tema con giovani artisti che ci ricordano l'eccitazione e la magia che possono portare nuovi inizi.“

PANZETTI / TICCONI
AeReA
Progetto, coreografia, danza: Stefania Tansini. Luci: Matteo Crespi. Suono: Claudio Tortorici
Collaborazione artistica: Anna Zanetti - Foto di Luca Del Pia
selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore 2020 - azione del Network Anticorpi XL
Premio Rete Critica 2021. Premio miglior interprete Bando Experimenta 2019
Un percorso di trasformazione di un corpo che traccia il proprio viaggio attraverso pulsioni uguali e contrarie: da un lato scultura in movimento che intensifica e dilata la durata del gesto naturale creando infinite geometrie sulle quali però non si sofferma. Dall'altro un organismo enigmatico che si contorce, si incrina, si plasma, in balìa delle sue possibilità di metamorfosi. Un corpo che si modifica nel tempo, che passa dalla concretezza del presente, dalla logica della carne, a pulsioni fuori controllo, per arrivare ad un corpo alla deriva, proiettato verso il desiderio, verso un altrove.

ANNAMARIA AJMONE
La notte è il mio giorno preferito
Ideazione, danza: Annamaria Ajmone, set, styling, immagini: Natália Trejbalová, ricerca, collaborazione drammaturgica: Stella Succi, musiche: Flora Yin Wong, abito: Jules Goldsmith, direzione tecnica, disegno luci: Giulia Pastore, preparazione voce: VEZA e Paola Stella Minni, progetto grafico: Giulia Polenta, organizzazione: Martina Merico, amministrazione: Francesca d’Apolito.
Produzione: Associazione L’Altra Coproduzione: FOG Triennale Milano Performing Arts, Fondazione del Teatro Grande di Brescia, Torinodanza, Fondazione I Teatri Reggio Emilia \ Festival Aperto, Lac Lugano Arte e Cultura, Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio | Progetto Prendersi cura
Con il sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e di Fondazione CR Firenze, Oriente Occidente, far° festival des arts vivants Nyon.
Una riflessione sul rapporto con l’Altro attraverso una meditazione sugli animali e gli ecosistemi in cui vivono. Lo spettacolo prende spunto dalla pratica delineata da Baptiste Morizot del tracciamento filosofico: l’esercizio di seguire le piste attraversate dagli animali selvatici nel tentativo di prenderne in prestito lo sguardo e intuirne le possibilità d’azione.
Così la danza si dispiega in una serie di esperimenti, scomponendo e ricomponendo la pratica animale di tracciare ed essere tracciati, di ricercare e nascondersi. Segnali e strumenti percettivi misteriosi, ispirati a diverse specie, ne costituiscono il tessuto connettivo. L’animale e il vegetale, l’organico e l’inorganico si fondono nello spazio oscuro della foresta notturna; frane e richiami irrompono spezzandone la quiete. Una foresta né vergine né idealizzata, ma “tecnonaturale”, che include e trasforma i segni lasciati dai propri abitanti.
Il titolo dello spettacolo, tratto da una lettera di Emily Dickinson, si riferisce al buio come spazio della presenza assentata dell’animale, come luogo dell’intuizione e dell’incontro con l’Altro.

SILVIA GRIBAUDI
Monjour
di Silvia Gribaudi; con Salvatore Cappello, Nicola Simone Cisternino, Silvia Gribaudi, Riccardo Guratti, Fabio Magnani e Timothée-Aïna Meiffren
consulenza artistica e drammaturgica Matteo Maffesanti; disegni animati Francesca Ghermandi
materiale artistico Silvia Gribaudi, Salvatore Cappello, Nicola Simone Cisternino, Riccardo Guratti, Fabio Magnani e Timothée-Aïna Meiffren
disegno luci Leonardo Benetollo; direzione tecnica Leonardo Benetollo; creative producer Mauro Danesi; musiche Nicola Ratti, Gioachino Rossini
produzione Associazione Culturale Zebra; coproduzione Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, Les Halles de Schaerbeek (Bruxelles); con il sostegno del MIC
Monjour è uno show tra il circo e la danza fatto di attori dimenticati, accolto da spettatori disorientati e che prova a fotografare il nostro tempo. La festa è dei corpi circensi, dei corpi storti, dei corpi pensanti e danzanti. Un tempo in cui una comunità nel teatro si ritrova e decide di festeggiare. Ma cosa vuol dire festeggiare? Cosa viene festeggiato?
Cinque performers sempre pronti a offrirsi in virtuosismi, nella generosità costante e nella necessità di esistere attraverso la relazione con il pubblico, replicano una costante dedica: “IT’S FOR YOU! È per te!”. Vogliamo celebrare gioiosamente un giorno fatto di nulla. Vogliamo ridere di noi stessi, di una mondanità fuori dal tempo. Vogliamo ripartire da un giorno dove solo la presenza, come accade per la Montagna, ha senso di esistere.

ROSSO TEATRO
ATELIER TEATRO DANZA
Il paese senza parole
spettacolo per bambini e famiglie
con: Marianna Batelli e Alessandro Rossi; testo di: Roberto Anglisani e Alessandro Rossi
musiche originali: Marcello Batelli; coreografie: Marianna Batelli, costumi: Mirella Salvischiani
regia: Roberto Anglisani
ETÀ CONSIGLIATA: dai 6 anni in su e famiglie
Nel paese dove vivono Philéas e Cybelle non si parla quasi mai: qui le parole vanno comprate e mica tu: i bambini possono permetterselo. Così Philéas, quando si innamora di Cybelle, non ha abbastanza soldi nel salvadanaio per dirglielo. Tre parole riesce a rubarle al vento, e poi ha con sé una parola speciale.
Ma un giorno quel vento torna, più forte e...
Uno spettacolo di narrazione e danza, un racconto sull’importanza delle parole e delle storie da poter raccontare, dove gli occhi e le orecchie possono immaginare mondi nuovi, emozioni che non sono visibili se non attraverso il corpo e il movimento.

MICHELA LUCENTI
BALLETTO CIVILE
Nothing
Nel nome del padre, del figlio e della libertà
Liberamente tratto dal Re Lear di W.Shakespeare
anteprima nazionale
Ideazione Michela Lucenti; Creato e interpretato da: Attilio Caffarena, Maurizio Camilli, Loris De Luna, Maurizio Lucenti, Michela Lucenti, Alessandro Pallecchi Arena, Matteo Principi, Emanuela Serra
disegno sonoro Tiziano Scali
una produzione Balletto Civile / Teatro degli Impavidi (Sarzana); in collaborazione con ERT Emilia Romagna Teatro
con il sostegno di MIC / Ministero della Cultura
“Un viaggio nella tragedia familiare raccontata dal gran Bardo ma anche un’analisi tra amore e potere, tra il desiderio di restare e la legge della vita che porta sempre una notte all’uomo. Al suo centro è la crisi irreversibile dei rapporti tra padri e figli e figlie, segnato dalla fine dell’idea tradizionale di sovranità. Il sovrano abdica; il re non sa più reggere, è diventato cieco. e quelli che vorrebbero prendere il suo posto non sono che parricidi e fratricidi.” (M. Cacciari)

MK
MICHELE DI STEFANO
Eden
Site specific sull’opera di Eva Jospin.
Progetto coreografico di Michele Di Stefano con i/le performer di mk
Musica You & I di Jeff Buckley – Luci Giulia Broggi – Commissionato da Festival Aperto / Fondazione I Teatri – Reggio Emilia.
La performance prevede 1 spettatore e 1 performer per ogni replica.Primo ingresso alle 11, ultimo ingresso alle 21:45.
La durata della performance è di circa 5 minuti, lo spettatore potrà trattenersi altri cinque minuti dopo la fine della performance.
Ogni 15 minuti è prevista una nuova performance per un nuovo spettatore.
L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria su Eventbrite (posti limitati).
Poichè lo spettacolo si svolge in un cantiere, il pubblico potrà accedere solo indossando abiti comodi e scarpe con suole di gomma.
Lo Spazio Tondelli riapre in via eccezionale al pubblico e accoglie gli spettatori all’interno del suo cantiere per la straordinaria performance-evento Eden, portata in scena dal gruppo mk e firmata da Michele Di Stefano, coreografo di fama internazionale già premiato con il Leone d’argento alla Biennale Danza di Venezia. Eden è una danza onirica e segreta, eseguita da un solo danzatore per un solo spettatore alla volta. Grazie alla coreografia creata da Di Stefano, il cantiere del nuovo teatro ancora in piena fase di costruzione si trasforma in un giardino delle meraviglie, dove si riverbera all’infinito il primo incontro – a distanza – fra due persone. La performance è una celebrazione dei sensi, della bellezza dei corpi e della potenza rigenerativa del gesto.
Lo spettatore è invitato a vedere con occhi nuovi uno spazio che si svela al suo sguardo per la prima volta.

FABRIZIO FAVALE
LE SUPPLICI
U.F.O and the Vikings
un lavoro di e con Fabrizio Favale
con la presenza di arcieri del circolo Arcieri del basso Reno
una produzione KLm – Kinkaleri / Le Supplici / mk realizzato al Das, Bologna
site specific su invito di Agorà
"Un essere inorganico e insieme organico e tuttavia senziente, danzante, che è fiore-di-luce-frattale- psichedelico-coda-di-nuvola-alieno-uccello-del-paradiso-riflesso-di-ghiacciaio-islandese si trova di notte al centro di uno spazio vuoto, illuminato a giorno da fasci di luce di riflettori che lo circondano tutt’attorno. È un U.F.O. naturalmente. Potremmo crederlo sotto stretta osservazione nell’Area 51… Eppure siamo costretti a ricrederci nel momento in cui, dopo di lui, nello stesso spazio, compaiono i vichinghi! Raminghi a caccia di notte agli albori degli sbarchi islandesi. Allora quello di prima era davvero un riflesso del Vatnajokull!" (Fabrizio Favale)

residenza creativa
8-22 MAGGIO 2022
Longiano (FC)
Teatro Petrella
Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi #1
percorso di accoglienza e residenza per creazioni coreografiche
Progetto artistico e organizzativo condiviso da
Centro di Residenza Emilia-Romagna
(L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale)
Teatro Petrella di Longiano
CHIARA FRIGO
MARIGIA MAGGIOPINTO
Miss Lala al Circo Fernando
idea e coreografia Chiara Frigo | realizzato con Marigia Maggipinto | drammaturgia Riccardo De Torrebruna | musica Laura Masotto | disegno Luci Moritz Zavan Stoeckle | video Maura Costantini | cura del progetto Nicoletta Scrivo | produzione Zebra Cultural Zoo | con il sostegno di CSC Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa); Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi.
Il progetto è stato realizzato con il contributo di ResiDance XL - luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche
azione della Rete Anticorpi XL - Network Giovane Danza D'autore coordinata da L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino
Progetto di residenza condiviso da CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa;
Centro di Residenza Emilia-Romagna ( L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino | La Corte Ospitale di Rubiera); Teatro E. Petrella di Longiano
Miss Lala al Circo Fernando è una performance che vede come protagonista Marigia Maggipinto, storica interprete della compagnia del Tanztheater di Wuppertal. Come agli albori del Circo, gli spettatori si avventurano in uno spazio intimo per vedere da vicino “il diverso”, “il fenomeno”, nel nostro caso per la sua lunga esperienza di lavoro e di vita con Pina Bausch.
Viene offerta una scelta di foto, un archivio vivente dal quale le persone del pubblico possono attingere. Frammenti, memorie, aneddoti, una replica a New York che non si può dimenticare e altre suggestioni. In base alla scelta istintiva delle persone, Marigia compone un racconto in tempo reale, in cui a tratti riemerge la sua danza. Non si tratta di commemorare, ma di rivivere ad ogni diversa sollecitazione quel bagaglio di esperienza artistica e umana.

MARCO D'AGOSTIN
Best Regards
di e con Marco D’Agostin | suono LSKA | testi Chiara Bersani, Marco D’Agostin, Azzurra D’Agostino, Wendy Houstoun
produzione VAN | coproduzione KLAP Maison pour la danse à Marseille, Rencontres Chorégraphiques de Seine Saint- Denis, CCN2 de Grénoble, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione
Dear N., you were too much: così inizia la lettera mai recapitata che Wendy Houstoun scrisse al suo amico e collega Nigel Charnock, pochi giorni prima che lui morisse nell’agosto del 2012. Nigel era stato un formidabile entertainer. La sua danza disperata, sempre sospesa su un abisso. Agli occhi di chi lo ha conosciuto rappresentava la possibilità che in scena tutto potesse accadere ed esplodere. Best Regards è la lettera che scrivo, con 8 anni di ritardo, a qualcuno che non risponderà mai. È un modo per dire: Dear N, I wanted to be too much too. Come ha osservato Ottavio Fatica, “le lettere giunte in ritardo mettono sotto accusa il tempo per non essere la durata assidua che si postula, bensì costellazione, via lattea d’istanti”. Rivolgo dunque agli spettatori la mia stessa domanda: come la cominciamo, questa lettera impossibile, noi che abbiamo già esaurito il tempo?

residenza creativa
27 MAGGIO
10 GIUGNO 2022
Longiano (FC)
Teatro Petrella
Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi #2
percorso di accoglienza e residenza per creazioni coreografiche
Progetto artistico e organizzativo condiviso da
Centro di Residenza Emilia-Romagna
(L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale)
Teatro Petrella di Longiano
LAURA GAZZANI
Walter
di Laura Gazzani | interpreti Nicolò Giorgini e Francesca Rinaldi
sound designer Lorenzo Lucchetti | costumi Laura Tipo | profumiere Mauro Malatini | musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij | produzione Anghiari Dance Hub
con il sostegno di Ritratti d’Artista; Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi - Progetto artistico e organizzativo condiviso da Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale), Teatro Petrella di Longiano; Piemonte dal Vivo / Lavanderia Vapore – Centro di residenza Piemonte; Kilowatt Festival.
Il progetto è stato realizzato con il contributo di ResiDance XL - luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche | azione della Rete Anticorpi XL - Network Giovane Danza D'autore | coordinata da L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino
Progetto di residenza condiviso da Piemonte dal Vivo / Lavanderia Vapore – Centro di residenza Piemonte, Kilowatt Festival; Centro di Residenza Emilia-Romagna ( L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino | La Corte Ospitale di Rubiera); Teatro E. Petrella di Longiano
Walter è un walzer futuristico.
Due corpi e una regola danzano insieme per ricreare l’incanto, immersi nello stesso spazio e nello stesso tempo, uniti dall’1-2-3.
Come in una corte aristocratica o in una ballroom popolare, intrighi, amori e incontri nutrono lo spazio. L’aspetto umano si svela in un perimetro fantastico e circolare, dove la ridondanza dei movimenti è condivisa con chi guarda. Una ripetizione che aiuta l’opera a ricreare l'incanto perduto di un passato affezionato alle fiabe.
Walter gira gira gira e non si ferma più.