

E'BAL 2023
Palcoscenici per la danza contemporanea
Un progetto di rete regionale sostenuto da
ATER FONDAZIONE
e condiviso da
Associazione Danza Urbana
Associazione Liberty/Stagione Agorà
Cantieri Danza
Collettivo Amigdala
Comune di Rimini
Cronopios - Teatro Petrella e Casa della Cultura Italo Calvino
Istituti Culturali della Repubblica di San Marino
L'arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
Masque Teatro
Micro Macro
PKD - Piacenza Kultur Dom
Riccione Teatro
Santarcangelo dei Teatri
Sillaba Soc. Coop. (Villa Torlonia Teatro)
Teatro del Drago - Teatro Comunale di Gambettola
ATER Fondazione, oltre a essere l’ente capofila, partecipa al progetto di rete
con due Teatri del Circuito multidisciplinare regionale,
il Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno e il Salone Snaporaz di Cattolica

IN PROGRAMMA
dicembre 2023

FABRIZIO FAVALE
Studi per Danze Americane
Coreografia e danza Fabrizio Favale Musiche Max Richter / Alva Noto Set, costume e art work First Rose Produzione KLm – Kinkaleri / Le Supplici / mk
L'appuntamento si concluderà con un dialogo pubblico sulla danza contemporanea e sul lavoro di Favale a cui parteciperanno l'artista e la professoressa Laura Gemini, accompagnato da un aperitivo nel foyer del Teatro
Allontanandosi da assetti puramente spettacolari questo lavoro presenta una serie di sequenze danzate come fossero degli esercizi o un training in cui il danzatore, partendo da alcune tecniche e modalità della danza Moderna e Postmoderna Americana da cui egli stesso proviene, le articola e le proietta verso il futuro in libere e sperimentali possibilità di sviluppo.
Studi per Danze Americane vuole raccogliere e interrogarsi sulle eredità di quelle pratiche, in un’indagine e riscoperta dei contenuti dinamici, qualitativi, compositivi, posturali. Costruendo e decostruendo sequenze, architetture e complessità di articolazione del movimento del corpo, il danzatore attraverso la sperimentazione “in diretta” cerca di volta in volta gli snodi che consentono possibili evoluzioni, suggerimenti, derive.

WORKSHOP UNDER 18
8 DICEMBRE 2023
dalle 14:00 alle 18:00
Teatro Trieste34
Piacenza
WORKSHOP OVER 18
10 DICEMBRE 2023
dalle 10:00 alle 17:00
Teatro Trieste34
Piacenza
> www.trieste34.com
Winter intensive
COLLETTIVO DIECI 2023
Entra nell'universo di COLLETTIVODIECI!
Il workshop per danzatori e performers è un viaggio emozionante suddiviso in una prima parte nella quale si affronteremo tre coinvolgenti lezioni, ognuna guidata da un membro del collettivo e una seconda parte nella quale si entrerà nel vivo della produzione “ImmergeArt”.
Esplora stili unici, connettiti con la tua essenza corporea e immergiti nell'arte.
I partecipanti più affini alla visione artistica del collettivo avranno l opportunità di vivere un weekend di prova con COLLETTIVODIECI, con la possibilità di un'avventura artistica prolungata.
Prenotazione obbligatoria - POSTI LIMITATI!
Costo per partecipante: € 30
Con il supporto di Teatro Trieste 34, Ostello del Teatro e Elegancia Academy Piacenza
Per info e prenotazioni: info@collettivodieci.it +39 320.9605385 +39 339.7624886

15 e 16 DICEMBRE 2023
21.00
Stagione Agorà
Teatro Alice Zeppilli
Pieve di Cento (BO)
> www.stagioneagora.it
COLLETTIVO CINETICO
Amleto
concept, regia e voce Francesca Pennini / drammaturgia Angelo Pedroni, Francesca Pennini / azione e creazione Carmine Parise, Angelo Pedroni, Stefano Sardi / azione e recitazione 4 candidati in competizione per il ruolo di Amleto / musica Dmitri Shostakovich / assistenza organizzativa Carmine Parise / consulenza tecnica e programmazione applausometro Simone Arganini, Roberto Rettura / co-produzione CollettivO CineticO, Teatro Franco Parenti
L’Amleto di CollettivO CineticO é un meccanismo letale. La scena è spazio preparato ad ospitare aleatorietà e inevitabilità in un limbo costante tra ironia e tragedia. Attori professionisti, dilettanti, malcapitati, timidi intellettuali, registi, parrucchieri, esibizionisti, danzatori, assicuratori annoiati, sostituti dell’ultimo minuto, critici, virtuosi e sfigati si contendono il titolo di protagonista dello spettacolo. Reali candidati che non sanno quello che li aspetterà in scena. Il loro unico riferimento è un manuale di istruzioni inviatogli due settimane prima. Ciascuno si prepara da solo e si presenta a teatro direttamente per salire sul palcoscenico. Guidati da una incorporea voce fuori campo e seguiti da secondini muti, i candidati si sfidano in una serie di prove che sintetizzano i principi formali dell’opera shakespeariana. Lasciati in balia di un’istruzione e nell’impossibilità di controllare fenomeni e competenze, precipitano tutti nella condizione amletica per eccellenza. Tra desolazione e intrattenimento sono gli spettatori di ciascuna replica ad eleggere il vincitore del titolo, unico superstite tra i corpi e i resti dei suoi avversari abbandonati al suolo. Un panorama improbabile di Amleti tra gli innumerevoli interpreti che si sono confrontati per secoli con il più emblematico testo teatrale.

16 DICEMBRE 2023
21.00
Nell'ambito della rassegna
RINGRAZIA CHE NON SONO UNA SIGNORA
Teatro Petrella, Longiano (FC)
> www.ilteatropetrella.it
STEFANIA TANSINI
L'ombelico dei limbi
site specific_Longiano
di Stefania Tansini / in co-produzione con: Fondazione Teatro Grande di Brescia, Romaeuropa Festival, Nanou associazione culturale con il supporto di: Residenza artisti nei Territori Masque Teatro, Boarding Pass Plus Dance/Santarcangelo dei Teatri, Olinda residenza artistica, residenza da Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, progetto Air_Artisti in residenza 2023/Lavanderia a Vapore / Artista associata alla Fondazione Teatro Grande di Brescia
L’ombelico dei limbi è un testo giovanile di Antonin Artaud nel quale troviamo visioni e pensieri che andrà a maturare negli scritti successivi. L’alienazione dal mondo, la mancanza di nostalgia per il senso perso, la creazione di un linguaggio nuovo, il dolore della frammentazione dell’identità.
In questa messa in scena il corpo e la voce sono testimonianza lucida dell’angoscia del reale, sono materiale folle primario, realtà viva e carnale che esplode e implode, che dice quello che non si nomina, che forgia forme senza pace, che procede ossessivamente verso una non fine.
Un percorso performativo che origina da una riflessione sulla follia intesa come un’ambigua e non univoca relazione tra le cose, a partire dalla vita e dai testi di Antonin Artaud.
Un percorso che procede in una tensione contraddittoria: da una parte la volontà di liberarsi, di farsi a pezzi, di tenersi fuori dal mondo, dall’altra il desiderio di ricostituzione e di condivisione del tormento del corpo per tentare di riprendere contatto con la collettività e superare la solitudine.
INFORMAZIONI E BIGLIETTI
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