CARLO MASSARI
Right
Creazione originale Carlo Massari / performer Aura Calarco, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Stefania Menestrina, Giulia Orlando, Giuseppina Randi, Rebeca Zucchegni / collaborazione coreografica Emanuele Rosa / disegno luci Francesco Massari / assistenza tecnica Laura De Bernardis / collaborazione ai costumi Milena Parmisciano / collaborazione scenografica TECNOFRA / effetti speciali I.M.A. Sfx Studios e Grazia D'Amaro / Coordinamento progettuale Rosanna Brocanello / consulenza generale Laura Pulin / contributo organizzativo Federico Grilli / segreteria di produzione Margherita Fantoni / segreteria amministrativa Benedetta Carmignani / produzione C&C Company e COB Compagnia Opus Ballet
in coproduzione con Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, Oriente Occidente Dance Festival, Associazione Culturale Mosaico Danza - Interplay Festival / con il sostegno di Progetto internazionale Étape Danse, realizzato grazie a Mosaico Danza - Interplay Festival in partnership con Lavanderia a Vapore – Centro di Residenza per la Danza - Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale Multidisciplinare e Festival Torinodanza, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale e Fabrik Potsdam / e con il sostegno di Centro di Residenza Intercettazioni - Circuito CLAPS Progetto vincitore del Premio CollaborAction#5 CollaborAction XL | azione Network Anticorpi XL supporto per la danza d’autore
direzione artistica C&C Company Carlo Massari
direzione artistica COB Compagnia Opus Ballet Rosanna Brocanello
con il sostegno di MIC - Direzione Generale Spettacolo dal Vivo
Un libero adattamento da Le Sacre du printemps di I.F.Stravinskij. Una visione distopica, ma non troppo, di un mondo futuribile. Un dramma corale che, attraverso il linguaggio del teatro-danza, racconta violenze e prevaricazioni di un sistema sociale autoritario. Una creazione irriverente e provocatoria, che affronta tematiche sensibili della contemporaneità e ci invita alla riflessione. Right, attraverso una costruzione estremamente cinematografica, accompagna lo spettatore dentro ad un allevamento intensivo di Vergini atte alla riproduzione, una sorta di laboratorio/lager dove si tenta, con ogni mezzo possibile, di salvare una specie in estinzione.
Una messa in scena che vuole distanziarsi dagli stereotipi e generare una reazione attiva. Dentro il lavoro si leggono i soprusi ancora oggi compiuti a discapito delle donne, la violenza taciuta negli allevamenti intensivi di animali e tutte le forme di imposizione forzata, di potere inteso come oltraggio mentale e fisico. Si racconta un atto di coraggio e la forza della ribellione, il diritto di decidere per se stessi e il proprio corpo.
dalle 16:30 alle 18:00
Workshop
Ostello del Teatro
KINESIS CDC
Hu_Or_Me Animal Farm
FA'ATAMA
Hu_Or_Me Animal Farm
Regia, coreografia, editing musicale e disegno luci / Musica: Francesco Giubasso, A.A.V.V. / Costumi: Costumeria Kinesis / Scenografia: Saul Rescigno
FA’ATAMA
Regia, coreografia: Angelo Egarese /Danzatrici: Anna Pesetti, Francesca Piergiacomo
Il progetto coreografico Hu_Or_Me Animal Farm è inteso come una scatola dove accadono cose, dove nascono emozioni ma soprattutto dove si crea la nascita di un filo che connette la fantasia alla realtà. Da qui l’idea di prendere ispirazione da “La fattoria degli animali” di George Orwell, a 75 anni dalla sua prima pubblicazione. Lo spettacolo non vuole essere una descrizione del libro, parte con una domanda: un essere animale posto nella condizione dell’essere umano si comporterebbe in modo migliore o seguirebbe un iter scontato?
FA’ATAMA è un termine samoano per persone nate donna che si identificano e si comportano come un uomo. La coreografia è ispirata al libro "Matalasi" di Jenny Bennett, attivista per i diritti umani che usa la scrittura come strumento di sensibilizzazione sulle questioni LGBTQIA. Matalasi è un racconto sulla vita di un fa'atama, ambientata il giorno del suo matrimonio come donna, accettato per non recare danno alla famiglia. Una scelta tra identità e sopravvivenza.
KOMOCO - SOSTA PALMIZI
Wabi-Sabi + Reva
WABI-SABI
Di Sofia Nappi / Coreografia: Sofia Nappi / Danzatori: Sofia Nappi, Adriano Popolo Rubbio, Paolo Piancastelli / Costumi: Sofia Nappi / Disegno Luci: Alessandro Caso / Produzione: Sosta Palmizi con komoco / Sofia Nappi
Con il sostegno di New Master Ballet con il comune di Sestri Levante, KOMMTANZ/Passo Nord residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni in collaborazione con il Comune di Rovereto.
Premi: Menzione Speciale per il Premio Theodor Rawyler 2020
REVA
Coreografia Sofia Nappi con Paolo Piancastelli / Interpreti Paolo Piancastelli, Sofia Nappi / Costumi Sofia Nappi / Produzione Sosta Palmizi con komoco / Sofia Nappi / Coproduzione TanzLabor – ROXY Ulm
Con il sostegno di Opus Ballet, DeDa Productions, Teatro Affratellamento.
“Wabi-Sabi”, dal giapponese, offre una visione del mondo incentrata sull’accettazione della transitorietà delle cose e sulla ricerca della bellezza nell’ imperfetto, effimero e incompleto delle nostre vite. Wabi-Sabi esplora il nostro viaggio di vita come individui, perlopiù in costante insoddisfazione e in diversi stadi di tormento, e propone una riflessione sulla nostra esistenza. L’accettazione dell’essenza della nostra natura e della bellezza che si può trovare nell’imperfezione, porta crescita, rinnovamento e gioia.
REVA, dall’Hindi: “Riacquisire forza”, “Pioggia”, pone la domanda: cosa potremmo fare se un domani ci svegliassimo privi di tutto ciò che siamo abituati a dare per scontato durante la vita di tutti i giorni? Attualmente siamo così condizionati dalla nostra interpretazione del passato e dalle aspettative per il futuro, da vivere in una sorta di survival-mode, nel disperato tentativo di trovare un significato alle nostre vite limitate. Se all’improvviso ci ritrovassimo spogliati di tutto, senza nulla da perdere, probabilmente ci ritroveremmo uniti nella danza universale della vita e nell’amore incondizionato del momento presente. È come quando veniamo sorpresi dalla pioggia: si può scegliere di fuggire invano cercando di non bagnarci, oppure scegliere di abbracciarla, immergendoci nel piacere di percepire per la prima volta noi stessi in connessione con l’universo.
DE DANSERS
Hold Your Horses
Coreografia Josephine van Rheenen / Musica dal vivo Guy Corneille / Ideato e danzato da Yeli Beurskens, Liam McCall, Youri Peters, Arturo Vargas, Marie Khatib-Shahidi, Guy Corneille / Scenografia e luci Timme Afschrift / Drammaturgia Moniek Merkx / Costumi Nicky Nina de Jong / Sostegno alla produzione Theater Strahl Berlin Anna Vera Kelle, Florian Bilbao / Produzione Danae Bos / Amministratore di compagnia Miriam Gilissen / Rapporto con le scuole Sanne Wichman / Vendite Lizzy Schreijer / Grafica 75B / Con il Sostegno di Gemeente Utrecht, Fonds Podiumkunsten, Prins Bernhard Cultuurfonds, K.F. Hein Fonds, Fonds 21, Schäxpir Festival
Hold Your Horses è un concerto danzato pieno di energia e sensibilità costruito intorno al desiderio di resistere. I De Dansers raccontano la loro storia, le mani, i corpi e qualche chitarra. Vediamo mani afferrare, scambiare, toccare, decollare, cadere e pizzicare le corde della chitarra. Vediamo passione e distanza. Non vediamo i cavalli, anche se li sentiamo. Assistiamo a una festa da ballo sfrenata, in cui il grido di aiuto si insinua lentamente.
Hold Your Horses parla dell'impulso di aggrapparsi a qualcosa o qualcuno, in un mondo che sta diventando sempre più sfuggente. Con un linguaggio spettacolare e acrobatico, sei artisti danzano con grande dedizione: tra un assolo di danza e una ballata, riconosciamo le tensioni e le successive soluzioni che si creano tra gruppo e individuo. Come un unico corpo, i ballerini si muovono in un flusso continuo, spinti dalla musica dal vivo di Guy Corneille, ricca di avvincenti composizioni per chitarra e canzoni commoventi.
23 marzo 2023
18.30
Santarcangelo di Romagna
Teatro Lavatoio
LUNA CENERE
in dialogo con Rosalba Ruggeri e Igor Colussi
Genealogie di Cenere
Il dialogo sarà contrappuntato da immagini e frammenti video dai lavori di Luna Cenere, danzatrice e coreografa premio Danza&Danza 2020. L'incontro andrà a comporre un ritratto di Luna Cenere e anche un approfondimento del progetto di ricerca coreografica Genealogia che ha fatto tappa, tra gli altri luoghi e residenze toccati negli ultimi anni, anche a Longiano.
Ingresso gratuito. Incontro in collaborazione con Associazione Santarcangelo dei Teatri
LUNA CENERE
Shoes on
ideazione e coreografia Luna Cenere / con Michele Scappa, Davide Tagliavini / musiche Renato Grieco, New Order / light design Loris Giancola / technical direction Nicola Mancini / produzione Körper Centro Nazionale di Produzione / con il supporto di AMAT Marche, Centro di Residenza della Toscana (Armunia, CapoTrave/Kilowatt), Anghiari Dance Hub e Lis Lab / Cross Festival.
Un archivio di gesti e movimenti che dalle forme più ancestrali evolve fino a posture proprie dell’atletica o della danza. Solo due paia di scarpe vestono i corpi dei performer, diventando ulteriore soggetto della scena. Un’indagine architettonica sul corpo che, nell’attraversamento di diversi registri, mostra le potenzialità e la sensibilità creativa della nudità in accordo all’oggetto che è agito e allo stesso tempo agisce sulla scena e genera l’urgenza di un radicamento, e la necessità di non prendersi troppo sul serio.
dalle 16:30 alle 18:00
Workshop
Ostello del Teatro
NATI SCALZI TD
Mary's Bath
coreografia e danza Tommaso Monza, Claudia Rossi Valli / disegno luci Andrea Gentili, Tommaso Monza / voce registrata Fabio Pagano, Claudia Rossi Valli
Mary's Bath è uno studio sospeso fra terreno e divino, una danza intima che si svela. Mary ci invita a guardarla da vicino, a condividere con lei la paura e la verità del divenire.
Mary's Bath è un progetto di ricerca che ha come tema di sviluppo l'Annunciazione. Non parla però di religione. L'attenzione si concentra piuttosto sulla storia di iconografie, simbologie e testi legati al tema dell'Annunciazione che da sempre accompagnano la nostra cultura: dal medioevo, al rinascimento, ad oggi.
Mary's Bath è anche una riflessione sulla vita a partire dal suo punto di partenza: il concepimento. La maternità come scelta o accettazione, come desiderio o come ruolo da ricoprire. Da qui un interrogativo sulle aspettative a cui la società ci sottopone, e sul come decidiamo di assecondarle o trasgredirle.
12 aprile 2023
18.30 - 22.30
SUPERNOVA / Rimini
Sala Ressi - Teatro Galli
> www.teatrogalli.it
> www.moturonline.com
> www.santarcangelofestival.com
MELISSA GUEX / CIE SUMO
Down
Coreografia e interpretazione Mélissa Guex / Batteria Clément Grin / Amministrazione e produzione Milena Pellegrini / Produzione Cie Sumo
Con il supporto di Théâtre Sévelin 36, Go Go Go - Le Grütli, Supernova Rimini, Santarcangelo Festival, Venere in Teatro.
Un momento di discesa dopo l'estasi, un'ondata di depressione, la sensazione del corpo che si lascia andare, lo spirito che si distacca: questo è il down.
Mélissa Guex sperimenta il ritmo della discesa, poi la musica della risalita, il corpo che si blocca o segue un tamburo di emozioni; per dare vita a una performance esplosiva come tentativo di risposta al down collettivo. Un duetto dai colori sgargianti e dai costumi festosi, una danza Saba da consumare come una droga da assumere per risalire.
Concepito come un formato in situ e modulare, DOWN si evolve, si trasforma e si radica in ogni territorio esplorato, nutrendosi dei viaggi passati e alimentando quelli futuri.
12 aprile 2023
21.30
SUPERNOVA / Rimini
Teatro Galli
> www.teatrogalli.it
> www.moturonline.com
> www.santarcangelofestival.com
KATERINA ANDREAU
Mourn Baby Mourn
Ideazione, performance Katerina Andreou / Suono Katerina Andreou e Cristian Sotomayor / Luci e set Yannick Fouassier / Direzione tecnica e luci Thibaut Lacas / Testo Katerina Andreou / Occhio esterno Myrto Katsiki / Video Arnaud Pottier / grazie a Natali Mandila, Jocelyn Cottencin, Frédéric Pouillaude / Produzione - tournée Elodie Perrin
Seguendo la tradizione secondo cui la lamentazione è in linea di
principio un'attività femminile e serve a esprimere sia il dolore
personale che quello collettivo, Mourn Baby Mourn è un pezzo
coreografico e sonoro che funziona come un manifesto intimo. Il suo sfondo è uno stato quotidiano, che assomiglia a una sorta di tristezza e frustrazione così profonda, che non so più da dove viene e se mi appartiene davvero.
Mi ispiro a gesti che portano con sé un misto di forza e noia, questo strano mix che trovo spesso nella cultura popolare. Mourn Baby Mourn è un segnale di pericolo, un tentativo di uscire dalla malinconia andando a sbattere, contro il muro, con tutta la mia forza, i miei decibel e i miei dubbi.
15 aprile 2023
17.00
SUPERNOVA / Rimini
Sala della Musica - Teatro Galli
> www.teatrogalli.it
> www.moturonline.com
> www.santarcangelofestival.com
MK
Piscina Mirabilis
Concept Michele Di Stefano / a cura di mk / progetto atmosferico in collaborazione con Triennale Milano e Istituto di Alti Studi Coreografici
Michele Di Stefano – mk è artista associato Triennale Milano Teatro 2022 - 2023
Piscina Mirabilis nasce dal desiderio di rivolgersi innanzitutto ad
una vastissima e non esclusiva comunità di danzatori-danzatrici, performer, attori-attrici, atleti e atlete, corpi, figure e persone il cui indirizzo è quello di proiettarsi sulla scena, una scena che non necessariamente coincide con quella canonica dell’attività professionale di spettacolo. La scena diventa luogo
inaspettatamente quotidiano, dove il corpo ed il pensiero in
movimento possano agire non informati da un ruolo predefinito.
Piscina Mirabilis mira ad incontrare i corpi in uno stadio che
precede ogni risultato formale e progettuale e artistico, nella libera concentrazione di un fare che viene prima di ogni servizio alla performance, al pubblico, all’organismo di produzione, allo studio finalizzato, allo ‘sharing’ e al laboratorio. Piscina Mirabilis vuole favorire la messa in atto di una incandescenza dei corpi in uno spazio aperto, circoscritto dalla possibilità di essere lì esclusivamente per trasformare lo spazio in un luogo di scambio immediato, sempre in totale perdita rispetto ad un’idea di compimento estetico. Piscina Mirabilis crea un tempo, una durata e quindi un ambientedove manipolare con cura questa estroversione e articolazione fisica di sé, con l’unica certezza di essere circondati dallo stesso potenziale di altri corpi, in una coabitazione morbida sempre consapevole dell’ambiente in cui si evolve. Arbitraria nonchalance di una intensità fisica non commerciabile.
15 aprile 2023
21.30
SUPERNOVA / Rimini
Teatro Galli
> www.teatrogalli.it
> www.moturonline.com
> www.santarcangelofestival.com
KINKALERI
HellO°
progetto e realizzazione Kinkaleri/Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco / con Michele Scappa / musica Canedicoda / produzione Kinkaleri/KLm – 2021/2022 / con il sostegno di MiC – Ministero della Cultura, Regione Toscana
In questo periodo storico, ancor prima che la pandemia la
imme&esse nel nostro immaginario, si stava già insinuando un’idea di perdita e di sos:tuzione dell’esperienza del’umano tramite la scri&ura di un codice che potesse sos:tuirlo, surrogarlo, ampliarlo ma anche so&ome&erlo. Ci siamo dedica: perciò a un’idea di cura e di protezione di questo unico corpo fino ad oggi possibile, abbiamo accolto la necessità di rime&ere l’umano al centro dell'interesse di una scena che si dichiara viva e presente, insieme ad una comunità che accorre come se accorresse ad una necessaria rivelazione. Fragile, imponente, necessario, tragico.
HellO° è una costola del nostro ul:mo lavoro per la scena: OtellO. Non un estra&o ma un ulteriore approfondimento a par:re dall’opera di William Shakespeare, dove le parole realizzano una tragedia che non avrebbe nessuna base per arrivare al tragico epilogo. Ma il corpo non mente mai. HellO° è perciò il corpo della tragedia. Tragedia del linguaggio e tragedia del corpo so&omesso alle sue leggi. Il corpo glorioso e vibrante che assume su di sé tu&a la tensione contemporanea del vivente.
HellO° è il “solo” che si presenta oggi ai vostri occhi. Osservate i
par:colari di un corpo trionfante nella sua fragilità, i suoi movimen: e la sua stasi, la sua intensità e il suo colore, le sue voglie e meraviglie, il suo porsi davan: a voi come unica certezza della vostra presenza e realtà.
16 aprile 2023
18,00 - 19.00
SUPERNOVA / Rimini
Sala Ressi - Teatro Galli
> www.teatrogalli.it
> www.moturonline.com
> www.santarcangelofestival.com
CRISTINA KRISTAL RIZZO
Echoes
Concept, Coreografia, costumi e sound Cristina Kristal Rizzo / Danza Annamaria Ajmone, Jari Boldrini, Giulio Petrucci, Cristina Kristal Rizzo
Musica Frank Ocean / Creative Producer Silvia Albanese / Produzione TIR Danza / Co-produzione Festival Danza Estate / con il supporto di PARC Performing Arts Research Centre, h(abita)t -Rete di Spazi per la Danza / QB Quanto Basta
"Pensate come una cartografia di danze per spazi differenti e forse abbandonati: un bosco, un giardino naturale, una radura di cemento, un deserto o un campo selvatico ma anche un museo o una sala d’aspetto, un ufficio o una stanza di lavoro. Le cartografie di Echoes entrano in dialogo con lo spazio che le ospita tanto da diventare un’attività intima, un’abilità dei corpi di entrare in contatto con il paesaggio, un sistema cinetico che gioca poeticamente con l’anatomia delle forme e la bellezza della misura. Il corpo di queste danze si articola come un paesaggio espressivo soggettivo in un panorama condiviso, un delicato ecosistema di forme e misure intime. Un bosco può divenire un teatro e allo stesso tempo rimanere semplicemente un bosco. Il lavoro coinvolge cinque corpi danzanti che disegnano e compongono senza soluzione di continuità una
coreografia costruita su ripetizioni e differenze, momenti di solitudine così come partiture corali dai temi corporei semplici e lineari, musicalmente sostenute da loop e lunghissimi rallenti generati dal sound pop melodico della star R&B Frank Ocean. La composizione dell’immagine prevede una dimensione in live streaming generata dal vivo dai danzatori stessi, un punto di vista interno che avvicina i corpi e il dettaglio tattile all’occhio e alla pelle, rivelando la potenziale capacità del digitale di depositare particelle affettive. Chiunque potrà vedere questa parte virtuale di immagini in movimento attraverso il proprio telefono in streaming durante la performance dal vivo, in un
altro luogo o in un secondo momento.
FATTORIA VITTADINI
Eutropia
27 aprile 2023
dalle 17,00 alle 19.30
Borgo Maggiore, San Marino
Teatro Concordia
LABORATORIO
condotto da Chiara Ameglio
Imaginary in motion
Movimento espressivo*
Regia di Maria Giulia Serantoni
Liberamente ispirato a “Le Città Invisibili” di Italo Calvino, Eutropia è un luogo del futuro, uno spazio da progettare. La collettività di Eutropia si interroga alla ricerca di meccanismi relazionali che compongano e dispongano nello spazio un diverso, nuovo modo di stare assieme. La concretezza dell’azione diviene atto estetico ed espressivo che elabora nuove formule di convivenza sociale dove la scelta del singolo nutre il gruppo e diviene fonte di rinnovata consapevolezza. Grazie ad un sistema tecnologico basato su microfoni a contatto e mappatura del gesto su superfici, i performer instaurano una speciale interazione con gli oggetti, i quali vengono assemblati, disposti nello
spazio e suonati. Costruendo la città e suonandone i materiali, si instaura un dialogo tra corpo, materia e spazio. Ascolto e riverbero sono le principali componenti che costituiscono il dispositivo per ridisegnare il proprio ambiente e per aprire lo sguardo su nuove, possibili e necessarie dimensioni. Un concerto danzato: la voce di una comunità futura
*Il laboratorio è aperto a tutti coloro che sono attratti dalla possibilità di scoprire il movimento del corpo e la danza in forma libera ed esperienziale. Un percorso del corpo in movimento, mosso da stati emotivi e fisici che si intrecciano per trovare un personale canale comunicativo, empatico ed espressivo. Attraverso pratiche di improvvisazione guidate, si esplorerà le infinite possibilità dinamiche del corpo in movimento imparando strategie utili a gestire l’energia generata dall’accadimento e dall’imprevisto, per lasciarsi sorprendere da nuove e personali soluzioni.
La modalità proposta accoglie la sfida di permettere a ogni corpo nel suo livello di abilità, di sperimentare concetti senza un risultato prestabilito da raggiungere, ma piuttosto una personale strada di apprendimento.
Prenotazione obbligatoria: tel. 0549 882452 oppure info.istituticulturali@pa.sm
La partecipazione al laboratorio è gratuita
residenza creativa
6-20 MAGGIO 2023
Longiano (FC)
Teatro Petrella
Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi #1
percorso di accoglienza e residenza per creazioni coreografiche
Progetto artistico e organizzativo condiviso da
L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e Teatro Petrella di Longiano
TEODORA GRANO
Daughters
Ideazione, scritti, movimento Teodora Grano / con Teodora Grano
Con il supporto di CollettivO CineticO, nell'ambito del progetto IPERCINETICO
nell’ambito del progetto di ricerca e mentoring AROUND A PROCESS OF MAKING - Marosi, nell’ambito del progetto residenza tecnica τέχνη – téchne 2023, Lavanderia a Vapore, con il sostegno di L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella di Longiano, e OvestLab / Collettivo Amigdala, SupportER: progetto di sostegno per giovani autori dell’Emilia-Romagna promosso e sostenuto dalla rete Anticorpi Emilia -Romagna
Teodora Grano è Autrice, performer e formatrice in ambito artistico. Vive tra Ferrara e Roma. Ha lavorato senza residenza stabile nel campo del teatro, del circo, della performance e della danza, in formati più o meno ortodossi. Creando progetti o facendone parte. Sono successe davvero molte cose tra cui: Si forma e lavora tra Wroclaw, Berlino, Bruxelles e Roma. Ha seguito DA.RE. dance research 2018-2020. Fonda assieme a Chiara Lucisano il collettivo ALIX MAUTNER. Dal 2018 lavora per CollettivO CineticO. Incline ad inventare dispositivi di relazione, ad abitare spazi teatrali e pubblici, ad agitare il corpo. Fa parte della porzione di umani per cui scrivere è un organo di senso. 50% punk 30% ironica 20% serissima.
(Ho una figlia, ma non sono sua madre. E non abbiamo in comune nessuna parte del nostro corredo genetico. Sono io che le somiglio tantissimo.
Quando ci chiedono cosa siamo, noi non sappiamo cosa dire.
Ci guardiamo. E sorridiamo. Quel sorriso, è una parola segreta.)
DAUGHTERS parla letteralmente di questo.
È un’ouverture, è l’incipit di una storia: “mi chiamo Teodora”, è un gesto semplice e assoluto: una figura, di spalle, si allontana.
Partendo da una questione privata, vorrei interrogare le forme che non hanno un nome, le forme che sfuggono alla capacita di essere definite, andando a deflagrare il concetto di essere figlie. Attraverso una narrazione biografica, la ricerca indaga il rapporto tra scrittura e danza. Non solo due linguaggi ma anche due corpi, trattati come materia. La ricerca si muove lungo i bordi tra l’aspetto visivo della parola e il suo corpo non umano -col suo potenziale coreografico- e lo spostamento dell’asse del significato lineare dello stato di danza, quella cosa che in me pensa in una lingua che non capisco, una lingua geroglifica non
tradotta che il corpo abita, conosce, ricorda.
Il corpo umano non è protagonista assoluto. La figura è in bilico tra l’apparizione e la sparizione, ma si espone come superficie abitabile. Tutto è teso verso un punto di convergenza: il movimento nello sguardo di chi osserva da fuori e corre dal corpo alla parola alla sua figurazione, in un andare e venire.
(Tutto quello che ricordo è scritto, tutto quello che non ricordo è sepolto qui, in questo corpo).
21 maggio 2023
11,00
Artificerie Almagià
Ravenna
Performance / laboratorio per 25 bambini, dai 5 anni
> www.arrivanodalmare.it
ALESSANDRO CARBONI
La storia di Q
Progetto vincitore di CollaborAction kids - azione del Network Anticorpi XL 2022/2023
L’evento è realizzato da Teatro del Drago in collaborazione con Cantieri Danza nell’ambito del Festival Arrivano dal mare e della rassegna ToDay ToDance
La Storia di Q prende liberamente spunto dal testo pubblicato per la prima volta nel 1884, Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni di Edwin A. Abbott, un romanzo fantascientifico che narra la vita in un mondo formato da solo due dimensioni – come un enorme foglio di carta – abitato da migliaia di figure geometriche (quadrati, triangoli, paralleli, cerchi) che parlano e si comportano come uomini. Questo mondo bidimensionale viene raccontato da un suo abitante, Quadrato, che narra della vita dentro Flatlandia, e nello spettacolo diviene il personaggio mediatore Q. Partendo da questo testo per adulti, l’artista riscrive la storia ad un linguaggio adatto all’infanzia per facilitare la comprensione. Attraverso la manipolazione di forme di carta, l’artista propone ai bambini di immaginare e conoscere le abitudini degli strani abitanti di Flatlandia: come si muovono, come si riconoscono, come si relazionano fra loro… Nella performance i bambini assistono a l’emozionante sogno di Q, nel quale – attraverso il dialogo con una Sfera – il quadrato conosce la sconvolgente realtà dello spazio tridimensionale e le possibilità di movimento che gli oggetti hanno all’interno del mondo di Spacelandia.
Successivamente alla performance, attraverso l’utilizzo e la manipolazione di materiali bidimensionali (carta) e tridimensionali (oggetti di uso quotidiano), la musica e il movimento creativo, i bambini vengono coinvolti nel laboratorio. I bambini giocano e imparano intorno ai concetti di: pieno e vuoto, linea-confine-limite, spazio e direzioni, dentro e fuori, forme geometriche e la loro combinazione, spazio personale e lo spazio generale, parti del corpo e la relazione fra esse, bidimensionalità e tridimensionalità, volumi, livelli e azioni di movimento.
residenza creativa
30 MAGGIO
13 GIUGNO 2023
Longiano (FC)
Teatro Petrella
Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi #2
percorso di accoglienza e residenza per creazioni coreograficheProgetto artistico e organizzativo condiviso daL’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e Teatro Petrella di Longiano
FABRITIA D'INTINO
Cancan
concept e coreografia Fabritia D'Intino
performance Fabritia D’Intino, Cesare Benedetti, Emanuele Rosa / musica originale Federico Scettri / advising Roberta Nicolai, Piersandra Di Matteo
ringraziamenti Giuseppe Vincent Giampino, Riccardo Guratti, Daria Greco, Salvo Lombardo
produzione Chiasma / co-produzione: Teatri di Vetro e Officine TSU - Teatro Stabile dell’Umbria
con il supporto di L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella di Longiano,
con il sostegno di Periferie Artistiche - Centro di Residenza Multidisciplinare Regione Lazio/Vera Stasi, CURA – Centro Umbro Residenze Artistiche/Indisciplinarte/La Mama Umbria International, Ostudio - Roma, Nao Crea/Ariella Vidach Aiep
Il progetto è stato realizzato nell’ambito di ResiDance XL - azione del Network Anticorpi XL
Fabritia D’Intino è danzatrice e coreografa. Si laurea presso L'Accademia Nazionale di Danza (Roma) e presso ArtEZ (Olanda). Dal 2013 al 2019 coordina il Barcelona International Dance Exchange - BIDE curando le attività in Europa e America. I suoi lavori coreografici, spesso in collaborazione con altrə artistə, vengono premiati e presentati in diversi contesti internazionali. Oltre alla creazione per la scena ed il site specific, collabora come danzatrice con diversǝ coreografǝ e artistǝ visivǝ e si dedica allo sviluppo di progetti partecipativi e installativi. Dal 2018 collabora stabilmente con la compagnia Catsandsnails (Francia) e Chiasma (Roma).
Walter è un walzer futuristico.
A partire dall’immaginario rivoluzionario e festante del Can Can questo lavoro tenta di alterarne il paesaggio proponendo variazioni energetiche e figurative. Depotenziando il valore ludico e gioioso, l’intento è quello di offrire uno scorcio laterale sulla relazione fra intrattenimento, erotismo e virtuosismo. Affermando una danza ipo-performativa i corpi attraversano e sfidano le contraddizioni e lo spaesamento dell’essere iper-esposti ad un consumo voyeuristico. CANCAN cerca di ricostruire il tragitto di un moto di emancipazione scuro, scarico e forse fallito.
7 SETTEMBRE 2023
ORE 21.00
Festival Danza Urbana
Ex Chiesa di San Mattia,
via Sant'Isaia 14, Bologna
> www.danzaurbana.eu
KINKALERI
HellO° (2020)
progetto e realizzazione Kinkaleri/Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco | con MicheleScappa | musica Canedicoda | produzione Kinkaleri/KLm – 2021/2022 | con il sostegno di MiC –Ministero della Cultura, Regione Toscana
Il corpo e la vita che esso contiene è l’unico riferimento che ha accompagnato e accompagna ogni relazione umana, nella gloria o nella polvere, dal nascere al dissolversi.
In questo periodo storico, ancor prima che la pandemia la immettesse nel nostro immaginario, si stava già insinuando un’idea di perdita e di sostituzione dell’esperienza del vivente tramite la scrittura di un codice che potesse sostituirlo, surrogarlo, ampliarlo ma anche sottometterlo. Ci siamo dedicati perciò a un’idea di cura e di protezione di questo unico corpo fino ad oggi possibile, abbiamo accolto la necessità di rimettere l’umano al centro dell’interesse di una scena che si dichiara viva e presente, insieme ad una comunità che accorre come se accorresse ad una necessaria rivelazione. “Il loro corpo (di
chi è in scena) è anche e ancora il mio corpo” (pensa il pubblico presente). Fragile, imponente, necessario, tragico.
HellO° è una costola del nostro ultimo lavoro per la scena: OtellO. Non un estratto ma un ulteriore approfondimento a partire dall’opera di William Shakespeare, dove le parole realizzano una tragedia che non avrebbe nessuna base per arrivare al tragico epilogo. Ma il corpo non mente mai. È su questa dualità parola-menzogna/corpo-verità che tutto il
lavoro, compreso questo “solo”, sviluppa la sua ricerca e la sua convinzione di necessaria necessità. Contemplare i corpi nella loro ineluttabile essenza.
HellO° è perciò il corpo della tragedia. Tragedia del linguaggio e tragedia del corpo sottomesso alle sue leggi.
HellO° è il corpo glorioso e vibrante che assume su di sé tutta la tensione contemporanea a cui viene letteralmente esposto per arrivare a perderne coscienza e conoscenza.
HellO° è il solo che si presenta oggi ai vostri occhi. Osservate i particolari di un corpo trionfante nella sua fragilità, i suoi movimenti e la sua stasi, la sua intensità e il suo colore, le sue voglie e meraviglie, il suo porsi davanti a voi come unica certezza della vostra presenza e realtà.
15 OTTOBRE 2023
ORE 18.00, ORE 19.00, ORE 21.00
Focus Danza di Insolito Festival - Parma
Oratorio di San Tiburzio,
Parma
> associazionemicromacro.com
CHIARA FRIGO
MARIGIA MAGGIPINTO
Miss Lala Al Circo Fernando
di Chiara Frigo con Marigia Maggipinto / drammaturgia Riccardo de Torrebruna / musica Laura Masotto / cura del progetto Nicoletta Scrivo / produzione Associazione Culturale ZEBRA / con il sostegno di CSC Centro per Scena Contemporanea Bassano del Grappa, Teatro di Dioniso, Anghiari Dance Hub / Il progetto è realizzato con il contributo di ResiDance XL
Marigia Maggipinto ci invita ad entrare nella sua vita. Lo fa attraverso alcuni ricordi, in forma di materiali e reperti, disposti su un tavolino, che il pubblico è chiamato a scegliere, di volta in volta. Per ognuno di questi, la danzatrice regala un frammento, un racconto, un aneddoto legato al suo passato di grande interprete e amica di Pina Bausch.
INFORMAZIONI E BIGLIETTI
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20 OTTOBRE 2023
ORE 19.00
BOOM - Cantiere Creativo Calderara
Casa della Cultura Italo Calvino,
via Roma, 29 Calderara di Reno
> www.boomcantierecreativo.it
KINKALERI
DoKissKissYou (2023)
Progetto di Kinkaleri / Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco.
La nuova ricerca coreografica di Kinkaleri mette al centro della riflessione artistica e politica la relazione che ogni corpo intrattiene con sé e con gli altri. Una messa in atto di pratiche e condizioni che possano riaprire il sentire in tutte le sue esternazioni di presenza e dinamica, nel tentativo di ricostruire un legame dell’umano con se stesso.
Nella pratica artistica il corpo è sempre stato percepito come il luogo delle trasformazioni, un modo per sviluppare consapevolezze percettive per organizzare linguaggi e pratiche che cercano di raccontare, fuori dalle luci delle evidenze, i piani in ombra della contemporaneità. Soprattutto oggi, nell’apice di una polverizzazione digitale delle esperienze, la dimensione della performance come campo fisico di produzione del sentire comune, torna a porre interrogativi ineludibili, soprattutto nella presenza e condivisione tra corpi performativi e corpi percettivi, in una condizione di necessità per entrambi.
DoKissKissYou, performance costruita attraverso un laboratorio di tre giorno condotto da Kinkaleri con una decina di danzatori e danzatrici, si sviluppa attraverso una pratica di lavoro aperta a nuove prossimità, un’occasione per sperimentare la relazione del corpo con lo spazio fisico e con il corpo degli altri, dando vita ad un gruppo/corpo che si concentra sulla presenza di un’entità densa, complessa e stratificata, in relazione ai centri di tensione e punti di fuga, dove l'individuale e il collettivo diventano espressioni della stessa azione creativa, considerata operativamente come architettura fisica e corale, personale e d’insieme.
Un tentativo per liberare la forma in apertura verso il fuori, come molecole espanse, soggettive, libere e sovrapposte, che amplificano nella loro postura la valenza politica del corpo stesso che le agisce. Un’esperienza fisica in cui strutture indipendenti diventano frammenti motori liberati in nuovo contesto, rielaborati in partiture e inseriti in un nuovo spazio generatore di una nuova forza dinamica dove il corpo, con la sua qualità, tecnica ed esperienza, diventa il medium di un altrove coreografico.
27-28 OTTOBRE 2023
ORE 19.00
PERIFERICO FESTIVAL
La Fratellanza Ads, Modena
27 ottobre: Salvo Lombardo feat. Marco D'Agostin
28 ottobre: Salvo Lombardo feat. Francesca Pennini
> https://collettivoamigdala.com
SALVO LOMBARDO
Breathing room
ideazione, testi, voce e ambiente di Salvo Lombardo /drammaturgia ispirata a Il silenzio è cosa viva di Chandra Livia Candiani / parole in forma di dono di Fabio Acca, Michele Di Stefano, Carlo Lei, Cristina Kristal Rizzo, Alessandro Sciarroni, Alessandro Tollari / featuring precedenti Philippe Barbut, Nicola Galli, Matteo Marchesi, Cristina Kristal Rizzo, Irene Russolillo, Marta Ciappina / sound design Fabrizio Alviti / citazioni musicali da Ira di Iosonouncane / organizzazione e coordinamento Giulia Vanni / direzione tecnica Maria Elena Fusacchia / amministrazione Cesare Benedetti / produzione Chiasma / con il sostegno di Lavanderia a Vapore di Collegno / in collaborazione con Festival Attraversamenti Multipli / con il contributo di MIC - Ministero della cultura
Salvo Lombardo è artista associato di MilanOltre Festival e della Lavanderia a Vapore
Con Breathing room Salvo Lombardo si appoggia al respiro, avvicinandolo come come atto poetico e come invenzione di uno spazio ideale e dilatato in cui “riprendere fiato”. Breathing room è un ambiente in perenne edificazione attivato da un invito ad un artista proveniente dall’ambito della danza e della performance ad abitare questo perimetro relazionale tramite l’attivazione di una performance determinata in tempo reale, con l’ausilio di un audio ambientale e in cuffia: senza prove, né anteprime, né repliche. L’invito si sostanzia come atto di complicità e come espressione radicale di un essere-adesso che ridefinisce i principi di autorità e di potere individuale nella creazione artistica.
residenza creativa
5-15 OTTOBRE 2023
Ostello del Teatro
Teatro Trieste34
Residenza Insincronia 2023-2024
Progetto di residenza dedicato alla danza contemporanea italiana. Nel mese di ottobre le due compagnie/artisti che hanno visto il Bando Residenze Insincronia promosso da Piacenza Kultur Dom saranno ospiti della struttura del Teatro e dell'Ostello del Teatro per lavorare alla produzione di un progetto artistico.
BEATRICE ROSSETTI, MARIA CHIARA VITTI, ELEONORA BATTISTI, MARTINA GALLI, ELENA GRANDI
Spiegami
L'indagine vuole mettere in luce il percorso introspettivo che ognunə di noi intraprende per costruire la propria identità, in relazione al contesto sociale che lə circonda.Come fogli di carta, fragili e vulnerabili, diventiamo origami di forma differente a seconda del contesto esterno che incontriamo.La ricerca pone al centro il rapporto individuo/collettività, in particolare considerando le minoranze che non hanno l’opportunità di esprimere/cercare se stessə in una società che procede ancora per formati prefissati e cuciti sulla maggioranza. Così come ammiriamo un origami senza la necessità di (di)spiegarlo, allo stesso modo una persona deve avere il diritto di essere considerata per ciò che è, senza il bisogno di spiegarsi agli altri.Spiegami prende ispirazione dalla tecnica Origami e dal lavoro di Trisha Brown. L’interprete muove corpo parola e pensieri su un quadrato di carta bianco 2x2 metri, modificandone la forma, piegandolo e spiegandolo attraverso la ricerca di movimento. La natura della carta apre a possibilità di creazione multidisciplinare, che spaziano dalla coreografia alla scenografia, includendo ricerca sul territorio e videoproiezione.
residenza creativa
18-27 OTTOBRE 2023
Ostello del Teatro
Teatro Trieste34
Residenza Insincronia 2023-2024
Progetto di residenza dedicato alla danza contemporanea italiana. Nel mese di ottobre le due compagnie/artisti che hanno visto il Bando Residenze Insincronia promosso da Piacenza Kultur Dom saranno ospiti della struttura del Teatro e dell'Ostello del Teatro per lavorare alla produzione di un progetto artistico.
COLLETTIVO FERE
Teras
Performer: Marco Bosetti, Chiara Carducci, Giacomo Graziosi, Carlotta Perego, Ilenia Tundo, Arianna Villa.
Cos’è l’umano quando incontra il mostro? Cos’è il mostro quando incontra l’umano?
Il desiderio di esplorare questi interrogativi ci ha spinti a intraprendere un viaggio o, meglio, un processo di ricerca collettivo, tuttora in fase di sviluppo. Intenti a investigare la nostra mostruosità, abbracciamo le nostre brutture e stranezze, dando vita a soggettività ibride incostante transizione e movimento.
Statement. Il termine greco Teras assume il duplice significato di augurio e mostro, delineando così il carattere complementare di due concetti apparentemente distanti: ciò che schernisce e spaventa è al contempo portatore di buona sorte. Per molte culture antiche la comparsa di figure mostruose presagiva l’imminenza di un evento sovrannaturale, identificandole come autentiche messaggere dello straordinario. Ed è proprio questo carattere di extra ordinarietà ad aver orientato la nostra ricerca verso le molteplici possibilità trasformative del corpo, tra immaginari fantastici e paralleli: una terra di mezzo attraversata da anomalie corporee, creature selvatiche e apparizioni mitiche che sfuggono da categorie semplificatorie.
Costruzione scenica e descrizione. Corpi che mutano. Trasfigurazioni che vengono generate anche attraverso la relazione con elementi di scena materiali e immateriali: strutture mobili, luci, proiezioni, ombre e paesaggi sonori, in un intreccio che a un tempo espande, frammenta e isola il corpo. Sono gli stessi performer a modificare la scena, interagendo e manipolando tali strutture e strumenti multimediali. La combinazione di linguaggi e medium differenti che caratterizza il lavoro è un aspetto imprescindibile. Il tema della complementarità emerge quindi anche negli aspetti tecnici, oltre che nel concept.
Riferimenti. Gli immaginari che hanno nutrito la ricerca attingono a mondi plurali e distanti nel tempo. Uno dei primi riferimenti è quello del Kamaitachi, figura soprannaturale (più specificamente una sorta di donnola) che nella mitologia giapponese popola il mondo contadino, e rappresenta una creatura dall’azione antitetica: da un lato aggredisce, dall’altro lenisce le ferite delle vittime. Le suggestioni in tal senso provengono soprattutto da uno studio del progetto “Kamaitachi”, (edito da Aperture nel 2009) nato dal sodalizio tra il fotografo Eikoh Hosoe e il danzatore di Butoh Tatsumi Hijikata. Altro spunto fondamentale sono le creature dei bestiari
4 NOVEMBRE 2023
ORE 21.00
Stagione Agorà
Teatro Biagi D'Antona
Castel Maggiore
> stagioneagora.it
<OTTO> 2003-2018
Progetto e realizzazione Kinkaleri/Matteo Bambi, Luca Camilletti, Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco, Cristina Rizzo | con Filippo Baglioni, Chiara Bertuccelli, Andrea Sassoli | produzione Kinkaleri/KLm | in collaborazione con Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Teatro Metastasio/ContemporaneaFestival, spazioK.Kinkaleri | con il sostegno di Regione Toscana, MiBACT – Dipartimento dello Spettacolo
<OTTO>ha vinto il premio UBU prima del suo debutto nel 2002. Forse non tutti lo sanno, ma l’anno in cui gli fu assegnato il premio, Kinkaleri era in giro con gli studi del lavoro, sperimentando di volta in volta nuovi materiali di scena che venivano assemblati come in un montaggio cinematografico, sequenza dopo sequenza. Il debutto è avvenuto il 16 gennaio 2003. Dopo 15 anni Kinkaleri ha ripreso e rimesso in scena un lavoro nella necessità di capire cosa ci fosse ancora di vero in uno spettacolo che navigava nel vuoto, facendo del crollo l’emblema di una nuova era. <OTTO> non ritorna come ogni repertorio che abbia un motivo per resistere al tempo, <OTTO> è qui per domandare ancora. Una persona entra in scena e cade. Più precisamente non entra per cadere, ma cade perché
entra. Una caduta che potrebbe essere l’unica, in assoluto, che contiene tutto lo spettacolo, alla quale seguono altre cadute, che possono essere considerate delle note a piè di pagina, evoluzioni di quella prima archetipica caduta. Una caduta che a distanza di anni tenta di rapportarsi con una nuova generazione per capire se il crollo che era stato individuato in quei primi anni duemila è ancora in divenire, se siamo nella polvere, oppure
se ci troviamo già in un iceberg staccato che si muove verso altre direzioni.
FABRIZIO FAVALE / LE SUPPLICI
Studi per Danze Americane
Coreografia e danza Fabrizio Favale Musiche Max Richter / Alva Noto Set, costume e art work First Rose Produzione KLm – Kinkaleri / Le Supplici / mk
L'appuntamento si concluderà con un dialogo pubblico sulla danza contemporanea e sul lavoro di Favale a cui parteciperanno l'artista e la professoressa Laura Gemini, accompagnato da un aperitivo nel foyer del Teatro
Allontanandosi da assetti puramente spettacolari questo lavoro presenta una serie di sequenze danzate come fossero degli esercizi o un training in cui il danzatore, partendo da alcune tecniche e modalità della danza Moderna e Postmoderna Americana da cui egli stesso proviene, le articola e le proietta verso il futuro in libere e sperimentali possibilità di sviluppo.
Studi per Danze Americane vuole raccogliere e interrogarsi sulle eredità di quelle pratiche, in un’indagine e riscoperta dei contenuti dinamici, qualitativi, compositivi, posturali. Costruendo e decostruendo sequenze, architetture e complessità di articolazione del movimento del corpo, il danzatore attraverso la sperimentazione “in diretta” cerca di volta in volta gli snodi che consentono possibili evoluzioni, suggerimenti, derive.
WORKSHOP UNDER 18
8 DICEMBRE 2023
dalle 14:00 alle 18:00
Teatro Trieste34
Piacenza
WORKSHOP OVER 18
10 DICEMBRE 2023
dalle 10:00 alle 17:00
Teatro Trieste34
Piacenza
> www.trieste34.com
Winter intensive
COLLETTIVO DIECI 2023
Entra nell'universo di COLLETTIVODIECI!
Il workshop per danzatori e performers è un viaggio emozionante suddiviso in una prima parte nella quale si affronteremo tre coinvolgenti lezioni, ognuna guidata da un membro del collettivo e una seconda parte nella quale si entrerà nel vivo della produzione “ImmergeArt”.
Esplora stili unici, connettiti con la tua essenza corporea e immergiti nell'arte.
I partecipanti più affini alla visione artistica del collettivo avranno l opportunità di vivere un weekend di prova con COLLETTIVODIECI, con la possibilità di un'avventura artistica prolungata.
Prenotazione obbligatoria - POSTI LIMITATI!
Costo per partecipante: € 30
Con il supporto di Teatro Trieste 34, Ostello del Teatro e Elegancia Academy Piacenza
Per info e prenotazioni: info@collettivodieci.it +39 320.9605385 +39 339.7624886
15 e 16 DICEMBRE 2023
21.00
Stagione Agorà
Teatro Alice Zeppilli
Pieve di Cento (BO)
> www.stagioneagora.it
COLLETTIVO CINETICO
Amleto
concept, regia e voce Francesca Pennini / drammaturgia Angelo Pedroni, Francesca Pennini / azione e creazione Carmine Parise, Angelo Pedroni, Stefano Sardi / azione e recitazione 4 candidati in competizione per il ruolo di Amleto / musica Dmitri Shostakovich / assistenza organizzativa Carmine Parise / consulenza tecnica e programmazione applausometro Simone Arganini, Roberto Rettura / co-produzione CollettivO CineticO, Teatro Franco Parenti
L’Amleto di CollettivO CineticO é un meccanismo letale. La scena è spazio preparato ad ospitare aleatorietà e inevitabilità in un limbo costante tra ironia e tragedia. Attori professionisti, dilettanti, malcapitati, timidi intellettuali, registi, parrucchieri, esibizionisti, danzatori, assicuratori annoiati, sostituti dell’ultimo minuto, critici, virtuosi e sfigati si contendono il titolo di protagonista dello spettacolo. Reali candidati che non sanno quello che li aspetterà in scena. Il loro unico riferimento è un manuale di istruzioni inviatogli due settimane prima. Ciascuno si prepara da solo e si presenta a teatro direttamente per salire sul palcoscenico. Guidati da una incorporea voce fuori campo e seguiti da secondini muti, i candidati si sfidano in una serie di prove che sintetizzano i principi formali dell’opera shakespeariana. Lasciati in balia di un’istruzione e nell’impossibilità di controllare fenomeni e competenze, precipitano tutti nella condizione amletica per eccellenza. Tra desolazione e intrattenimento sono gli spettatori di ciascuna replica ad eleggere il vincitore del titolo, unico superstite tra i corpi e i resti dei suoi avversari abbandonati al suolo. Un panorama improbabile di Amleti tra gli innumerevoli interpreti che si sono confrontati per secoli con il più emblematico testo teatrale.
16 DICEMBRE 2023
21.00
Nell'ambito della rassegna
RINGRAZIA CHE NON SONO UNA SIGNORA
Teatro Petrella, Longiano (FC)
> www.ilteatropetrella.it
STEFANIA TANSINI
L'ombelico dei limbi
site specific_Longiano
di Stefania Tansini / in co-produzione con: Fondazione Teatro Grande di Brescia, Romaeuropa Festival, Nanou associazione culturale con il supporto di: Residenza artisti nei Territori Masque Teatro, Boarding Pass Plus Dance/Santarcangelo dei Teatri, Olinda residenza artistica, residenza da Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, progetto Air_Artisti in residenza 2023/Lavanderia a Vapore / Artista associata alla Fondazione Teatro Grande di Brescia
L’ombelico dei limbi è un testo giovanile di Antonin Artaud nel quale troviamo visioni e pensieri che andrà a maturare negli scritti successivi. L’alienazione dal mondo, la mancanza di nostalgia per il senso perso, la creazione di un linguaggio nuovo, il dolore della frammentazione dell’identità.
In questa messa in scena il corpo e la voce sono testimonianza lucida dell’angoscia del reale, sono materiale folle primario, realtà viva e carnale che esplode e implode, che dice quello che non si nomina, che forgia forme senza pace, che procede ossessivamente verso una non fine.
Un percorso performativo che origina da una riflessione sulla follia intesa come un’ambigua e non univoca relazione tra le cose, a partire dalla vita e dai testi di Antonin Artaud.
Un percorso che procede in una tensione contraddittoria: da una parte la volontà di liberarsi, di farsi a pezzi, di tenersi fuori dal mondo, dall’altra il desiderio di ricostituzione e di condivisione del tormento del corpo per tentare di riprendere contatto con la collettività e superare la solitudine.
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