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E'BAL 2024
Palcoscenici per la danza contemporanea

Un progetto di rete regionale sostenuto da

ATER FONDAZIONE

e condiviso da

Associazione Danza Urbana

Associazione Liberty/Stagione Agorà

Cantieri Danza
Collettivo Amigdala

Comune di Rimini

Cronopios - Teatro Petrella e Casa della Cultura Italo Calvino

Istituti Culturali della Repubblica di San Marino

L'arboreto – Teatro Dimora di Mondaino

Masque Teatro

Micro Macro

PKD - Piacenza Kultur Dom

Riccione Teatro

Santarcangelo dei Teatri

Sillaba Soc. Coop. (Villa Torlonia Teatro)

Teatro del Drago - Teatro Comunale di Gambettola

ATER Fondazione, oltre a essere l’ente capofila, partecipa al progetto di rete

con due Teatri del Circuito multidisciplinare regionale,

il Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno e il Salone Snaporaz di Cattolica

23 OTTOBRE 2022 - CALDERARA DI RENO (BO)
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PROGRAMMA 2024

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9 FEBBRAIO 2024
21.00

Teatro Trieste 34

Piacenza (PC)

www.trieste34.com
 

COLLETTIVODIECI
ImmergeArt L'arte che si vive

Concept: Camilla Peretti, Anna Pesetti Coreografo: Anna Pesetti Pittore: Michele Groppi Musica: SuRealistas Costumista: Sonia Stefanoni

Con il supporto di: Piacenza Kultur Dom APS, EmilBanca, Teatro Trieste 34 Piacenza, Ostello del Teatro Piacenza, Elegancia Academy.

L'installazione interattiva ImmergeArt- L'Arte che si vive rappresenta un'esperienza unica in cui diverse forme d'arte si fondono insieme in spazi anticonvenzionali. Il progetto mira a creare un'esperienza immersiva in cui pittura, scultura, performance artistiche e musica si combinano per offrire una vivida rappresentazione dell'arte contemporanea. 
Negli spazi unici del Teatro Trieste 34, i performers diventano parte integrante della struttura e dell'arte stessa, rendendo l'esposizione artistica dinamica e in continua evoluzione. L'arte prende vita propria e il pubblico è invitato a diventare spettatore attivo, non solo osservando ma anche partecipando all'installazione stessa.  Piuttosto che semplicemente visitare una mostra d'arte, gli spettatori sono invitati a immergersi completamente in un'esperienza multisensoriale, camminando tra le opere  d'arte, interagendo con i performers e lasciandosi coinvolgere dall'energia creativa che permea l'intero spazio. 

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17 FEBBRAIO 2024
WORKSHOP
dalle 16:30 alle 18:00
Ostello del Teatro

SPETTACOLO
ore 21:00
InSincronia - Teatro Trieste34

Piacenza

> www.trieste34.com

Short Pieces
VIVO CENTER

Riparte la rassegna di danza contemporanea InSincronia, arrivata alla 10° edizione e organizzata da Piacenza Kultur Dom con il sostegno economico della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Le compagnie selezionate per questa edizione sono Vivo Center (17 febbraio) e Vidavè (2 marzo). Entrambe le compagnie proporranno un workshop nel pomeriggio  e uno spettacolo la sera. 

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2 MARZO 2024
WORKSHOP
dalle 16:30 alle 18:00
Ostello del Teatro

SPETTACOLO
ore 21:00
InSincronia - Teatro Trieste34

Piacenza

> www.trieste34.com

Spoken Dance
VIDAVÈ

Spoken Dance è il più recente progetto di ricerca coreografica di VIDAVÈ, un contenitore repertorio di più creazioni legate da una stessa tematica e cioè quella del pensiero in atto sotto forma di linguaggio di movimento e parlato. Questi sono sistemi conosciuti per la loro diversità ma entrambi rappresentano immagini, intuizioni, sensazioni in modi che spesso si somigliano. Può quindi una forma simbiotica di questi due linguaggi, in quanto contenuto e contenitore di uno stesso pensiero, migliorare la comunicazione tra interprete e
spettatore? È possibile inoltre sistematizzare con un’analisi prevalentemente somatica ed una rappresentazione prevalentemente artistica, le somiglianze e differenze tra corpo e voce, movimento e parola?

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14 MARZO 2024
ore 21:00
Salone Snaporaz
Cattolica (RN)


> www.teatrodellaregina.it

In cammino
AMBRA SENATORE

Scambio aperto su un processo creativo in corso

Questa serata propone una formula un po’ diversa dalla presentazione di uno spettacolo finito. La coreografa Ambra Senatore -direttrice del Centro Coreografico Nazionale di Nantes- apre al confronto con gli spettatori il suo metodo di lavoro, il suo spazio di prova. Sarà l’occasione per entrare in un processo creativo in corso e condividere gli interrogativi e le riflessioni che porteranno alla composizione di un nuovo assolo coreografico, al debutto alla fine del 2024. Il dialogo sarà puntellato di momenti di improvvisazione danzata e di presentazione di parti dello spettacolo già definite e si concentrerà sui temi toccati dalla ricerca di Ambra Senatore per questa creazione: l’osservazione delle persone e dei luoghi che identificano ciascuno/a di noi, la nozione di casa, il legame con le proprie origini e la spinta verso il futuro.

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15 MARZO 2024
ore 21:00
Teatro Laura Betti
Casalecchio di Reno (BO)


> www.teatrocasalecchio.it

Col tempo
AMBRA SENATORE

ideazione e coreografia  Ambra Senatore; con Matteo Ceccarelli, Claudia Catarzi, Caterina Basso, Ambra Senatore; produzione CNN de Nantes; co-produzione Torinodanza festival / Teatro Stabile – Teatro Nazionale (Torino), Thèatre de la Ville de Paris; musica originale   Jonathan Seilman; luci  Fausto Bonvini

Ambra Senatore, insieme a un quartetto di danzatori si interroga sul senso dell’esistenza e sulla felicità. Una riflessione sull’atto creativo nel contesto storico, politico e sociale alimentata da incontri con scienziati e pensatori che condividono inevitabilmente un punto di vista diverso sul mondo e sul presente.

Ambra Senatore ama sorprendere e portare lo spettatore con malizia e una punta di provocazione su percorsi, veri o falsi, con i quali gioca e si prende gioco dello spettatore stesso. Come sempre nelle sue coreografie, i personaggi si delineano, le situazioni e le storie si sviluppano. Le discrepanze inattese, l’assurdo e la distrazione dal reale sono gli ingredienti principali delle sue coreografie.
Amba Senatore vuole creare lo stupore, se ne va per scatenare una risata. Fine osservatrice del mondo umano, è sempre attenta, l’esser altro è la sua seconda natura e dà un significato preciso alla sua danza. Ecco perché spesso rompe il quarto muro diventando complice degli spettatori, giocando con loro e interpellandoli.

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residenza creativa
15-29 APRILE 2024

Laboratorio
23 APRILE 2024​ dalle 19 alle 20.30
Laboratorio di teorie e pratiche intorno al tema del conflitto

Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi #1
percorso di accoglienza e residenza per creazioni coreografiche
Progetto artistico e organizzativo condiviso da
Centro di Residenza Emilia-Romagna (L
’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale), Teatro Petrella di Longiano, Cronopios, Cantieri Danza

prova aperta

29 aprile 2024
19.30
Longiano (FC)

Teatro Petrella

> ilteatropetrella.it

WITH LOVE
Beatrice Botticini Bianchi, Giovanni Careccia

Il processo di ricerca creativa di With love si compone di laboratori, eventi e atti performativi che ruotano intorno al tema del conflitto e dell’influenza che esso può avere a livello individuale, relazionale e sociale. Per questo nella giornata di martedì 23 aprile Giovanni e Beatrice attivano un laboratorio aperto alla comunità con cui sperimentare teorie e pratiche legate al tema della loro ricerca.  Il laboratorio sarà accessibile sia a professionisti che operano nell’ambito coreutico e teatrale, sia a persone senza esperienze pregresse nel mondo artistico. La partecipazione è libera ma prevede un numero massimo di 20 partecipanti.

Tutti/e i/le partecipanti saranno invitati ad assistere alla prova aperta che gli artisti in residenza apriranno al pubblico lunedì 29 aprile presso il Teatro Petrella di Longiano. La performance prevedrà infatti l’unione tra il materiale emerso dai laboratori e la ricerca svolta durante la residenza.

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17 APRILE 2024
ore 18:30 - 19:30 - 21:15
SUPERNOVA 
Salone della Musica, Teatro Galli
Rimini 


> www.teatrogalli.it

> www.motusonline.com

> www.santarcangelofestival.com

Fabrica (AAMOD)
PAOLA BIANCHI

Un focus sui corpi operai, corpi misurati, schiacciati dal rullo compressore della produttività.  Corpi operai in rivolta, in sollevazione. Corpi traditi, negati, cancellati dalla Storia. FABRICA [ AAMOD ] si inscrive all’interno del progetto FABRICA, un’indagine sui corpi del lavoro. Il corpo agisce e subisce, il corpo esiste e difficilmente resiste, il corpo si trasforma. I gesti reiterati per anni si insinuano tra le pieghe dei muscoli, dei tendini, delle ossa, il lavoro marchia anima e corpo di un’intera vita. Il capitale modifica il corpo con il lavoro, lo educa, lo disciplina secondo una logica di asservimento al capitale stesso. FABRICA è un lungo viaggio tra i luoghi e i corpi del lavoro, un viaggio atto a creare una mappa affettiva di quei corpi e di quei luoghi.

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18 APRILE 2024
ore 21:00
SUPERNOVA 
Sala Grande, Teatro Galli
Rimini 


> www.teatrogalli.it
> www.motusonline.com
> www.santarcangelofestival.com

Stuporosa
FRANCESCO MANILUNGO

STUPOROSA nasce da una riflessione sul lutto e sulla privazione della sua dimensione comunitaria. L’aspetto culturale e relazionale è ciò che le cinque figure in scena evocano, alla ricerca di una ritualità fatta di forme di mutuo soccorso, antiche formule magiche, danze tradizionali. Mettendo in luce allo stesso tempo uno scarto temporale sottolineato dall’aspetto ottocentesco delle performer che indossano dei costumi tradizionali. Il pianto assume varie sfumature, ora trattenuto, ora soffocato, ora trasformato in musica o in canto ricalcando le sonorità di antichi lamenti funebri salentini. La musica, composta da Vera Di Lecce, indaga i meccanismi ossessivi della ripetizione per entrare in connessione con le figure in scena, guidandole e facendosi guidare.

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19 APRILE 2024
ore 21:00
SUPERNOVA 
Palcoscenico, Teatro Galli
Rimini 


> www.teatrogalli.it
> www.motusonline.com
> www.santarcangelofestival.com

Onde
SIMONA BERTOZZI

Affidata all’impeto energetico e all’orizzonte visionario di giovani presenze e corporeità, ONDE prende forma attraverso una pratica performativa, coreografica e musicale che si apre al presente di corpi protesi e fluttuanti tra estasi, guizzi animali e curvature verso l’evanescenza. Ritmo e sforzo si intrecciano con tentativi di evasione, di attesa e di sottrazione. Non c’è tempo per definire i confini delle posture, gli equilibri sono istanti sottili e subito reclinati verso altre congiunzioni e desideri. Di The Waves, il celebre play-poem di Virginia Woolf, ONDE incorpora la corrente continua delle immagini e la necessità di rigenerarsi nel ritmo, informando i corpi tra momenti di essere e universalità dei moti percettivi.

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20 APRILE 2024
ore 21:30
SUPERNOVA 
Sala Ressi, Teatro Galli
Rimini 


> www.teatrogalli.it
> www.motusonline.com
> www.santarcangelofestival.com

Repertório N2
DAVI PONTES & WALLACE FERREIRA

Secondo capitolo della trilogia coreografica “Repertório” degli artisti brasiliani Davi Pontes e Wallace Ferreira, che analizza la danza come forma di autodifesa. Attraverso tecniche non convenzionali e informali, attingono a un filone alternativo e sotterraneo di pratiche di autodifesa. Attraverso le loro coreografie, intraprendono un esame critico del loro mondo, impegnandosi in un processo creativo che fonde immaginazione e intuizione. Il loro obiettivo è liberarsi da vincoli impliciti ed espliciti, sfidando le strutture coloniali, razziali e ciseteropatriarcali radicate nell’ideologia occidentale.

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21 APRILE 2024
ore 17:00 - 21:00
SUPERNOVA 
Palcoscenico, Teatro Galli
Rimini 


> www.teatrogalli.it
> www.motusonline.com
> www.santarcangelofestival.com

Losing it
SAMAA WAKIM & HADDAD KING

“Can you still hear the bombs? I can hear them.”

Crescere in una zona di guerra significa vivere e respirare politica. La coreografa e performer palestinese Samaa Wakim si chiede come queste esperienze abbiano avuto un impatto sulla sua identità, in un solo che esplora come il trauma delle precedenti generazioni si manifesta sul suo corpo attraverso il movimento e il suono. In un viaggio verso il momento in cui ha inizio la paura per la sua libertà, il lavoro è un’immersione nei ricordi della coreografa e performer cresciuta sotto l’occupazione, esplora le diverse realtà in cui vive e le fantasie che ha creato, tra paura e speranza, per sopravvivere. Quando la paura si impossessa di lei, il suo mondo si disintegra: il suolo diventa instabile e i suoni iniziano a deformarsi, creando un mondo in cui realtà e fantasia si confondono

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residenza creativa
12-24 maggio 2024

prova aperta

24 maggio 2024
21.00
Longiano (FC)

Teatro Petrella

> ilteatropetrella.it

Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi #2
percorso di accoglienza e residenza per creazioni coreografiche
Progetto artistico e organizzativo condiviso da
Centro di Residenza Emilia-Romagna (L
’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale), Teatro Petrella di Longiano, Cronopios, Cantieri Danza

HARDCUORE
Vittorio Pagani / Larvae

ideazione e creazione Vittorio Pagani  | performance Vittorio Pagani, Davide Iacobone | musiche di Lorenzo Mondelli | produzione esecutiva Equilibrio Dinamico

Due personaggi, seduti sull'orlo della fine, osservano gli ultimi bagliori di un mondo alla deriva. Come si cammina su un terreno che trema? Cosa salvare quando il futuro è incerto?

HARDCUORE esplora, tramite testi, danza e proiezioni, le conseguenze dell’incontro del singolo con la brutalità, l'immenso e la fine delle cose: lo spazio performativo si rende spazio intimo in cui contenuti digitali, suoni e memorie si mescolano per tracciare un racconto di vita.  HARDCUORE celebra tutti gli esseri gentili che lottano per rimanere tali.

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25 maggio 2024
18.00
Ravenna 

Teatro Rasi

> www.arrivanodalmare.it

SHORT STORIES
Dirtz Theatre

Spettacolo consigliato a partire dai 6 anni.
con il sostegno del dipartimento dell’Occitanie Aude coproduzioni con le vetrerie d’Alès/PNC Occitanie, La ville Billom, spazio culturale di Ferrals les Corbières, ArtVivant11, Compagnia Odradek/Pupella-Noguès,Teatro Les Quinconces Vals les Bains, Estive, scena nazionale di Foix e Ariège, nell’ambito del progetto Les Pierres de guè

Concentrandosi su un vocabolario risolutamente corporeo al servizio di un universo poetico, questa prima creazione della compagnia disturba sottilmente e inaspettatamente il nostro senso della realtà.

“ALIAS”, 15 minuti 

Messo a nudo, sensibile e carnale, Alias ​​ci rivela un uomo che cerca di liberarsi dal suo guscio e si propone di incontrare “L’altro” si nasconde nel profondo di lui. Dietro la maschera si intravede l’uomo, un essere in carne ed ossa. E chi c’è dietro quell’uomo?

“NONNA(S) DON’T CRY” 20 minuti 

Invita lo spettatore a infiltrarsi nella mente di una donna che si trova in una costante avanti e indietro tra la vecchiaia e la giovinezza, tra immaginario e reale. Omaggio poetico alle diverse età della vita, questo assolo risveglia gli spiriti invisibili e i nostri legami tra le generazioni.

“LE TROISIèME PASL” 25 minuti

Solista, duo e trio, questo pezzo affronta con umorismo e tenerezza il concetto di interdipendenza: portare, essere trasportati, sostenersi a vicenda o non sostenersi più.

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residenza creativa
11 giugno -3 luglio 2024

prova aperta

22 giugno 2024
20.00
Mondaino (RN)

Teatro Dimora

> www.arboreto.org

<age>
Francesca Pennini / CollettivO CineticO

regia e coreografia: Francesca Pennini

drammaturgia: Angelo Pedroni, Francesca Pennini

azione e creazione: Nicola Cipriano, Piero Cocca, Francesco Gelli, Giulio Mano, Beatrice Monesi, Alice Ada Petrini, Nicole Raisa, Sofia Tognala

cura e organizzazione: Matilde Buzzoni, Carmine Parise

co-produzione: CollettivO CineticO, fondazione Romaeuropa, centrale Fies Art Work Space, Fondazione Sipario Toscana

con il supporto di: Goldonetta Firenze, Ferrara Off Teatro, Fondazione Armunia, e con il sostegno di L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino | Centro di Residenza Emilia-Romagna

partner progetto VISIONI: ATER Fondazione, ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro Nazionale - focus CARNE, Festival Bonsai / Ferrara Off Teatro, Fondazione I Teatri, BMotion, Agorà Bologna

con il sostegno di: MIC Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna

vincitore di: bando Ripensando Cage 2012 Premio Jurislav Korenić per la migliore regia al Festival Internazionale MESS di Sarajevo

<age> declina con un gruppo di teenagers l’analisi sul ruolo dello spettatore e sul concetto d’indeterminazione che attraversa le produzioni di CollettivO CineticO.
Il rapporto tra l’aspetto accademico/normativo e il profilo biologico/chimico tipico della soglia dei 18 anni produce una capacità di assunzione di rischio che rende gli adolescenti i candidati ideali per abitare lo spazio ludico, allo stesso tempo indeterminato e regolamentato, della scena. La performance è strutturata come un atlante in cui, capitolo per capitolo, gli “esemplari” umani sono chiamati a esporsi su un palco-ring dove la durata delle azioni è scandita dal gong della regia.
Classificati con implacabile datità secondo i parametri più disparati, gli “esemplari” di <age> rispondono in diretta a un corpus di quesiti legati alla definizione di sé per caratteristiche, opinioni, gusti ed esperienze. I performer condividono una serie di regole e un inventario di comportamenti ma non sanno in base a quali parametri di selezione verranno chiamati in gioco. Nell’impossibilità di prove e repliche – i parametri di selezione cambiano ogni volta e dunque ogni performance è diversa dalle altre – l’esibizione pubblica si mantiene costantemente permeabile alle definizioni che ciascun performer dà di se stesso, in bilico tra rigore zoologico e reattività emotiva, intensità e ironia.

 

a seguire, 

Il pane quotidiano. Moltiplicazione degli sguardi

dialoghi ravvicinati con artisti e spettatori a cura di Francesca Giuliani

poi, buffet e festa.

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residenza
27 agosto - 8 settembre 

prova aperta

6 settembre 2024
19.45
Mondaino (RN)

Teatro Dimora

> www.arboreto.org

DAN(S)E HOUSE
and constellations

Hamdi Dridi / Cie Chantiers Publics (TUN/FR)

coreografo, creatore del suono, scenografo Hamdi Dridi / performers Ewa BIelak, Débora N’jiokou, Lucia Oliveira / tecnico del suono Lucas Prud’homme `/ assistente e responsabile di produzione William Petit / tecnico luci  Lucas Prud’homme, in collaborazione con William Petit / video Léo Vuoso / coprodotto da Occitanie en Scène – Montpellier (France) & Théâtre + Cinéma, Scène Nationale Grand Narbonne (France), Transversal & Teatre Principal de Vilanova i Geltru (Spain), L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino (Italia)

Un’opportunità luminosa per colmare il divario.
Una celebrazione per i vivi.
Un evento globale di musica, cucina e danza per riunire le persone in un gesto comune, di incontro, abbraccio, sentimento, cura, condivisione.
Una celebrazione gioiosa come manifesto, ognuno coinvolto nello stesso processo di stare insieme alla Dan(s)e house.

 

Hamdi Dridi compone un trio scenico come estensione dell'assolo creato per Ewa Bielak (danzatrice, coreografa, DJ) nel febbraio 2024 a Tunisi, per il Festival Internazionale “Premières Chrorégraphiques”. Tre donne partecipano a questa nuova Dan(s)e house, combinando danza, musica e cucina, in quanto donne artiste e cittadine del mondo. La performance è un divertente tributo alle donne progettato attraverso le loro percezioni comuni, il modo in cui guardano al mondo, all'altro, agli altri, attraverso la condivisione delle loro culture, dei loro ricordi, delle loro storie.

prima dello spettacolo, ore 19.30
inaugurazione della mostra Alberi a cura di Mirco Lorenzi

 

dopo lo spettacolo
Il pane quotidiano. Moltiplicazione degli sguardi.

Dialoghi ravvicinati con artisti e spettatori a cura di Francesca Giuliani
Dj set a cura degli artisti in residenza

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8 settembre 2024
17 - 17.40 - 18.20 - 19 - 19.40
Bologna | Danza Urbana

Palazzo D'Accursio 

Torre dell'Orologio

> www. danzaurbana.eu

Lo spettacolo è inserito nel progetto SHOULDER SEASON, una monografia dedicata a mk a cura di Agorà, Danza Urbana ETS, Casa della Cultura Italo Calvino – Cronopios nell’ambito di E’BAL – Palcoscenici per la danza contemporanea, con il sostegno di ATER Fondazione.​

ATMOSFEROLOGIA  VEDUTA > BOLOGNA
mk / Michele Di Stefano e Lorenzo Bianchi Hoesch

coreografia Michele Di Stefano / musica Lorenzo Bianchi Hoesch / cast Biagio Caravano, Laura Scarpini, Sebastiano Geronimo, Francesca Ugolini / in collaborazione con Ornithology / produzione mk/KLm / in collaborazione con Fuoriprogramma festival e AMAT Marche / con il sostegno del MiC

Riallestimento della performance Veduta prodotta da mk nel 2016 in collaborazione con il Festival Danza Urbana di Bologna e con il sostegno di ResiDance – Dance Haus Milano

 

ATMOSFEROLOGIA – VEDUTA è il più recente progetto del gruppo mk, di cui Michele di Stefano è direttore artistico. Progetto di formato modulare, con cast e durate variabili, è dedicato alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano. Il pubblico fruisce la performance in cuffia, affacciato a un punto panoramico della città da individuare di volta in volta. La veduta urbana viene trasformata dall’ascolto in un luogo che galleggia tra il presente e il possibile. Chi partecipa si immerge in un paesaggio che non è più semplicemente ciò che si trova  di fronte, ma – così come in una allegoria sacra – un concentrato di coincidenze e configurazioni che sembrano rimandare ad altro. Strani complotti e misteriose attività ridisegnano il qui e ora per rileggere l’urbanità attraverso posture e segni di un altrove, indagato da danze asciutte che possono essere molto vicine o lontanissime, all’orizzonte.

 

Dentro e fuori. La danza è dunque letteralmente un punto di vista sul mondo che inscrive e afferma la figura nello spazio della comunità suggerendo allo stesso tempo una via di fuga.

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19 settembre 2024
21.30
Parma | Periferico Festival

Parco di Villa Parma

www.associazionemicromacro.com

AeReA
 Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi

progetto vincitore di Premio Hermès Danza Triennale Milano / di e con Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi / suono Demetrio Castellucci / luci Annegret Schalke / costumi Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi / insegnante di bandiera Carlo Lobina / cura tecnica Paolo Tizianel, Michele Piazzi / tour manager Aurélie Martin / production management VAN / realizzato con il sostegno di Premio Hermès Danza Triennale Milano

AeReA è la prima parte di un dittico che si articola attorno ad un oggetto sin dal principio impiegato per manifestare appartenenza e separazione, marcando il distinguo tra un ipotetico noi da loro. La bandiera. In costante prossimità, come facenti parte di un’unica anatomia, umani e bandiere compaiono da un fitto buio, lasciando solo a loro la possibilità di manifestarsi in immagini. Le bandiere di un grigio argenteo, si presentano ripulite da stemmi, simboli, sino a raggiungere la loro essenza plastica. Un punto zero privo di connotazioni in cui tutto può emergere, cominciare o sparire. Come appartenenti ad un passato prossimo o remoto, figure fantasmatiche prendono corpo in una partitura di svelamenti, evocando una stretta quanto antica fratellanza tra due oggetti tessili, bandiera e sudario. Il titolo fa riferimento a due parole che graficamente sovrapponibili possono emergere da un unico vocabolo: ARA - AEREA. La prima allude al luogo, che nell’antichità veniva deputato al sacrificio, qui inteso come meccanismo generatore di morte, inflitta in dono a chi veniva riconosciuto il potere più alto. La seconda indica la qualità fisica dell’oggetto bandiera che si dichiara, nella sua maggior espressione di potere una volta che si estende, librandosi in aria. 

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9 ottobre 2024
17.30 - 18.00 - 18.30
Modena

Officine SEA

> www.collettivoamigdala.com

OTHERMOTHERS
il canto delle betoniere

Teodora Grano

 

 

 

 

 

 

 

ideazione, scritti, danza Teodora Grano / canto Meike Clarelli, Sara Bertolucci /  composizione sonora Massimo Pupillo / creative technologist, cura tecnica Simone Arganini / con il supporto di OvestLab, Collettivo Amigdala / un ringraziamento speciale ad Alberto Salvalai e all’Officina SEA S.a.s

Othermothers è il ritratto di un volto che esplode, dove si intravede il viso di una madre. Costruirlo è la cucitura interna di un mosaico, molte voci e molti pezzi. La ricerca immagina una letteratura futura, indaga il rapporto tra scrittura e danza, mettendo al centro dell’indagine la lettura come dispositivo di visione e posizionamento dello sguardo. Il lavoro presentato parte di un dittico che inizia dentro un altro lavoro, Daughters . Due corpi dialogano dal basso, come fogne e acquedotti delle città, dialogano dalla prospettiva di invertire il movimento delle generazioni - non dall’alto verso il basso, ma da sotto a sopra. Essere figlie come posizione e postura di scrittura.

 

primo studio

Per Periferico viene pensato e creato il primo studio del lavoro all’interno della fabbrica di betoniere Officine SEA fondate da Ermanno Salvalai.

La stanza di lettura e il colloquio silenzioso è una pratica partecipativa di scrittura collettiva.

Le persone sono invitate ad entrare in un tempo silenzioso dentro una sala di lettura, dove troveranno installati degli scritti, dei frammenti, dei libri.

In questo spazio rarefatto verrà proposta una pratica di scrittura collettiva.

Come costruiamo un colloquio silenzioso in una scrittura a più mani?

Riscrivendo Haraway: “Quali scritture usiamo per scrivere?

Quali letture usiamo per leggere?”

 

La pratica è parte della ricerca legata ai progetti Daughters e Othermothers. L’anima della ricerca è situata nella relazione tra il corpo e la parola scritta. Textsuality è il concept di ricerca: una forma altra di sensualità nello spazio di ambiguità tra semantica e sensibilità.

Intende la scrittura come organo di senso, come relazione tra corpi che lavorano assieme per corrispondenza o per strappo del senso, percepito o letterale.

9 ottobre 2024, ore 19.30
OvestLab - scrittura collettiva 

 LA STANZA DI LETTURA E IL COLLOQUIO SILENZIOSO

EAT ME_Giorgia Lolli_ph Hanna Kushnirenko 2.jpg

residenza
2-14 ottobre 

prova aperta
11 ottobre 2024
21.00
Mondaino (RN)

Teatro Dimora

> www.arboreto.org

EAT ME
Giorgia Lolli

concept e coreografia  Giorgia Lolli / con Sophie Claire Annen e Giorgia Lolli / sound design: Sebastian Kurtén / disegno luci: Elena Vastano / costumi: Suvi Kajas / datore luci: Victoria De Campora / sviluppato nel contesto di Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition, progetto di residenza curato dal MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna / progetto vincitore del bando DNAppunti Coreografici 2023, promosso da Romaeuropa Festival, Triennale Milano Teatro, Gender Bender International Festival, Operaestate Festival Veneto, L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni / produzione: Anghiari Dance Hub, Nexus Factory / con il sostegno di: Padova Festival Internazionale La Sfera Danza, Fondazione Svizzera degli Artisti Interpreti (SIS)

Ispirato dalla suggestione "mangiare con gli occhi", Eat me è una riflessione sul fare del corpo osservato. Le forme morbide delle due danzatrici delineano le curve di posture astratte: memorie dal topos del ritratto femminile sdraiato e gesti quotidiani disegnano immagini di una progressiva emancipazione dal pavimento, rimanendo sfacciatamente frontali ma celati.

dopo lo spettacolo
Il pane quotidiano. Moltiplicazione degli sguardi.

Dialoghi ravvicinati con artisti e spettatori a cura di Francesca Giuliani
poi, piccolo buffet
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26 ottobre 2024
19.00
Calderara di Reno (BO)

Teatro Spazio Reno

www.culturara.it

HUMAN
Biagio Caravano / mk

Lo spettacolo è inserito nel progetto SHOULDER SEASON, una monografia dedicata a mk a cura di Agorà, Danza Urbana ETS, Casa della Cultura Italo Calvino – Cronopios nell’ambito di E’BAL – Palcoscenici per la danza contemporanea, con il sostegno di ATER Fondazione.​

performance audio/visiva di Biagio Caravano/mk, ideazione video e modular system live, Lorenzo Basili, sviluppo e progettazione video, produzione KLM. 

Human indaga il rapporto tra il fuori e il dentro, un flusso caotico che oscilla costantemente tra provenienza e destinazione. Uno spazio interiore intimo per produrre un caos risonante, un corpo sonoro astratto e ambientale, immerso in un tempo espanso artefatto. In Human si esprime un istinto all’azione, al gesto dinamico. Un flusso di interventi in ordine arbitrario che permettono al suono di attraversare lo spazio, e di muoversi in direzioni diverse, favorendo un flusso caotico. Una forza concreta di comunicazione in un sistema di convergenze, dove gli elementi della composizione, tempo, spazio e gesto, sono trattati come oggetti imprevedibili, creando un unico movimento compositivo.

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16 novembre 2024
21.00
Pieve di Cento (BO)

Teatro Alice Zeppilli

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SFERA # uno stato eternamente nascente 
Michele di Stefano / mk

Lo spettacolo è inserito nel progetto SHOULDER SEASON, una monografia dedicata a mk a cura di Agorà, Danza Urbana ETS, Casa della Cultura Italo Calvino – Cronopios nell’ambito di E’BAL – Palcoscenici per la danza contemporanea, con il sostegno di ATER Fondazione.​

pperformance Philippe Barbut, Biagio Caravano, Flora Orciari, Sebastiano Geronimo, Luciano Ariel Lanza, Laura Scarpini, Francesca Ugolini / coreografia set abiti Michele Di Stefano  / modular system live Biagio Caravano  / disegno luci Giulia Broggi  / props: Philippe Barbut / produzione mk/KLm con il contributo della Regione Lazio, MiC  / in collaborazione con Short Theatre, Orbita-Centro di Produzione Nazionale della Danza, Crossing the sea-Italian performing arts going East 

Sfera si sviluppa come una scacchiera in disequilibrio, un assemblaggio di corpi che cercano una possibile intesa sperperando parole e gesti, a caccia di un’alleanza fisiologica tra persone, una nuova forma di intimità per la manifestazione della danza. Sul palco, attraverso i corpi degli mk, movimento e voce si uniscono in un mescolamento caotico, in un irresistibile desiderio di prossimità. Ogni postura, ogni atteggiamento fisico personale e ogni discorso crea e allo stesso tempo assorbe l’esterno, rigenerandosi e reinventandolo costantemente, trasformando tutto in ‘atmosfera’. Lo spettacolo è lontanamente suggestionato dal kecak, affascinante forma di danza e musica quasi rituale nata negli anni Trenta a Bali, in Indonesia. Oggi il rito è diventato profano e occasione di intrattenimento per turisti, ma non ha perso nulla del suo fascino visionario. Sulla base di questa suggestione, mk prova a restituire alla corporeità la sua funzione magica come strumento capace di rimescolare i rapporti tra gli individui e favorire così la nascita di danze che da quell’intesa tra corpi – da quell’intimità – prendano vita. 

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