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SOPRA LA PELLE
monografia dedicata a Kinkaleri

La monografia che Kinkaleri presenta a Bologna, Calderara di Reno e Castelmaggiore comprende <OTTO> 2003-2018, HellO° (2020) e DoKissKissYou (2023), tre lavori fuori da una cronologia di repertorio che restituiscono nell'essenza la natura multiforme della relazione tra il corpo e la visione che la compagnia ha da sempre investigato. Sopra la pelle di una rappresentazione che è direttamente movimento, ritmo, cadenza, durata. Biografie di una intensità da condividere con il pubblico.

Un progetto a cura di

Agorà, Danza Urbana ETS, Casa della Cultura Italo Calvino - Cronopios,

nell’ambito di E’BAL – Palcoscenici per la danza contemporanea,

con il sostegno di ATER Fondazione 

 

7 SETTEMBRE 2023
ORE 21.00

Festival Danza Urbana

Ex Chiesa di San Mattia,

via Sant'Isaia 14, Bologna

> www.danzaurbana.eu

 

HellO° (2020)

progetto e realizzazione Kinkaleri/Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco | con MicheleScappa | musica Canedicoda | produzione Kinkaleri/KLm – 2021/2022 | con il sostegno di MiC –Ministero della Cultura, Regione Toscana

Il corpo e la vita che esso contiene è l’unico riferimento che ha accompagnato e accompagna ogni relazione umana, nella gloria o nella polvere, dal nascere al dissolversi.
In questo periodo storico, ancor prima che la pandemia la immettesse nel nostro immaginario, si stava già insinuando un’idea di perdita e di sostituzione dell’esperienza del vivente tramite la scrittura di un codice che potesse sostituirlo, surrogarlo, ampliarlo ma anche sottometterlo. Ci siamo dedicati perciò a un’idea di cura e di protezione di questo unico corpo fino ad oggi possibile, abbiamo accolto la necessità di rimettere l’umano al centro dell’interesse di una scena che si dichiara viva e presente, insieme ad una comunità che accorre come se accorresse ad una necessaria rivelazione. “Il loro corpo (di
chi è in scena) è anche e ancora il mio corpo” (pensa il pubblico presente). Fragile, imponente, necessario, tragico.
HellO° è una costola del nostro ultimo lavoro per la scena: OtellO. Non un estratto ma un ulteriore approfondimento a partire dall’opera di William Shakespeare, dove le parole realizzano una tragedia che non avrebbe nessuna base per arrivare al tragico epilogo. Ma il corpo non mente mai. È su questa dualità parola-menzogna/corpo-verità che tutto il
lavoro, compreso questo “solo”, sviluppa la sua ricerca e la sua convinzione di necessaria necessità. Contemplare i corpi nella loro ineluttabile essenza.

HellO° è perciò il corpo della tragedia. Tragedia del linguaggio e tragedia del corpo sottomesso alle sue leggi.
HellO° è il corpo glorioso e vibrante che assume su di sé tutta la tensione contemporanea a cui viene letteralmente esposto per arrivare a perderne coscienza e conoscenza.
HellO° è il solo che si presenta oggi ai vostri occhi. Osservate i particolari di un corpo trionfante nella sua fragilità, i suoi movimenti e la sua stasi, la sua intensità e il suo colore, le sue voglie e meraviglie, il suo porsi davanti a voi come unica certezza della vostra presenza e realtà.

Kinkaleri_2023_p.jpeg

20 OTTOBRE 2023

ORE 19.00

BOOM - Cantiere Creativo Calderara

Casa della Cultura Italo Calvino,

via Roma, 29 Calderara di Reno

> www.boomcantierecreativo.it

DoKissKissYou (2023)

Progetto di Kinkaleri / Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco.

La nuova ricerca coreografica di Kinkaleri mette al centro della riflessione artistica e politica la relazione che ogni corpo intrattiene con sé e con gli altri. Una messa in atto di pratiche e condizioni che possano riaprire il sentire in tutte le sue esternazioni di presenza e dinamica, nel tentativo di ricostruire un legame dell’umano con se stesso.

Nella pratica artistica il corpo è sempre stato percepito come il luogo delle trasformazioni, un modo per sviluppare consapevolezze percettive per organizzare linguaggi e pratiche che cercano di raccontare, fuori dalle luci delle evidenze, i piani in ombra della contemporaneità. Soprattutto oggi, nell’apice di una polverizzazione digitale delle esperienze, la dimensione della performance come campo fisico di produzione del sentire comune, torna a porre interrogativi ineludibili, soprattutto nella presenza e condivisione tra corpi performativi e corpi percettivi, in una condizione di necessità per entrambi.

DoKissKissYou, performance costruita attraverso un laboratorio di tre giorno condotto da Kinkaleri con una decina di danzatori e danzatrici, si sviluppa attraverso una pratica di lavoro aperta a nuove prossimità, un’occasione per sperimentare la relazione del corpo con lo spazio fisico e con il corpo degli altri, dando vita ad un gruppo/corpo che si concentra sulla presenza di un’entità densa, complessa e stratificata, in relazione ai centri di tensione e punti di fuga, dove l'individuale e il collettivo diventano espressioni della stessa azione creativa, considerata operativamente come architettura fisica e corale, personale e d’insieme.

Un tentativo per liberare la forma in apertura verso il fuori, come molecole espanse, soggettive, libere e sovrapposte, che amplificano nella loro postura la valenza politica del corpo stesso che le agisce. Un’esperienza fisica in cui strutture indipendenti diventano frammenti motori liberati in nuovo contesto, rielaborati in partiture e inseriti in un nuovo spazio generatore di una nuova forza dinamica dove il corpo, con la sua qualità, tecnica ed esperienza, diventa il medium di un altrove coreografico.

Kinkaleri_OTTO_foto Gianluca Di Ioia 01_p.jpeg

4 NOVEMBRE 2023

ORE 21.00

Stagione Agorà

Teatro Biagi D'Antona

Castel Maggiore

> stagioneagora.it

<OTTO> 2003-2018

Progetto e realizzazione Kinkaleri/Matteo Bambi, Luca Camilletti, Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco, Cristina Rizzo | con Filippo Baglioni, Chiara Bertuccelli, Andrea Sassoli | produzione Kinkaleri/KLm | in collaborazione con Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Teatro Metastasio/ContemporaneaFestival, spazioK.Kinkaleri | con il sostegno di Regione Toscana, MiBACT – Dipartimento dello Spettacolo

<OTTO>ha vinto il premio UBU prima del suo debutto nel 2002. Forse non tutti lo sanno, ma l’anno in cui gli fu assegnato il premio, Kinkaleri era in giro con gli studi del lavoro, sperimentando di volta in volta nuovi materiali di scena che venivano assemblati come in un montaggio cinematografico, sequenza dopo sequenza. Il debutto è avvenuto il 16 gennaio 2003. Dopo 15 anni Kinkaleri ha ripreso e rimesso in scena un lavoro nella necessità di capire cosa ci fosse ancora di vero in uno spettacolo che navigava nel vuoto, facendo del crollo l’emblema di una nuova era. <OTTO> non ritorna come ogni repertorio che abbia un motivo per resistere al tempo, <OTTO> è qui per domandare ancora. Una persona entra in scena e cade. Più precisamente non entra per cadere, ma cade perché
entra. Una caduta che potrebbe essere l’unica, in assoluto, che contiene tutto lo spettacolo, alla quale seguono altre cadute, che possono essere considerate delle note a piè di pagina, evoluzioni di quella prima archetipica caduta. Una caduta che a distanza di anni tenta di rapportarsi con una nuova generazione per capire se il crollo che era stato individuato in quei primi anni duemila è ancora in divenire, se siamo nella polvere, oppure
se ci troviamo già in un iceberg staccato che si muove verso altre direzioni.

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Kinkaleri nasce a Firenze nel 1995. I componenti si incontrano, unendo le loro esperienze e studi precedenti maturati in vari campi, con l’intenzione di realizzare dei progetti specifici, sollecitando quindi la volontà di operare intorno a delle idee concrete e curando sempre tutti gli aspetti necessari alle creazioni della propria attività. Kinkaleri opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, performance, installazioni, allestimenti, materiali sonori, cercando un linguaggio non sulla base di uno stile ma direttamente nell’evidenza di un oggetto. I lavori del gruppo hanno ricevuto ospitalità presso numerose programmazioni in Italia e all’estero, teatri, centri d’arte contemporanea, festival e spazi espositivi fra cui Triennale/Teatro dell’Arte – Milano, Teatro Metastasio, Teatro Fabbricone – Prato, Teatro Grande – Brescia, Sophiensaele, KunstHalle Deutsche Bank – Berlino, Centre Pompidou – Parigi, Kaaitheater, KunstenFESTIVALdesArts – Bruxelles, Centro per l’Arte Contemporanea Pecci – Prato, Fondazione Gulbenkian – Lisbona, Kitazawa Town Hall – Tokyo, Oriental Pioneer Theatre – Pechino, Mercat de les flors -Barcellona, La Batie Festival – Ginevra, Festival di Santarcangelo – Santarcangelo, Biennale Danza – Venezia, Villa Romana – Firenze, MAXXI –

Roma.
Tra le produzioni più importanti ricordiamo Doom(1996), 1.9cc GLX(1998), My love for you will never die(2001), OTTO(2002/2003), WEST(2003-2006), I Cenci/Spettacolo(2004), Nerone(2006), THE HUNGRY MARCH SHOW / Between a carrot and I(2007) / Yes Sir!(2008), Alcuni giorni sono migliori di altri(2008), Ascesa&Caduta(2010) / I AM THAT AM I(2010), Hit Parade(2011/2017), All!(2012-2017)Trilogia Puccini: Nessun Dorma(2010) / Butterfly(2015) / I love You TOSCA (2018), No Title Yet(2017), I’M OK.(2017), OTTO(2003/2018), Once More(2019), INFERNO(2021), OtellO(2021), HellO°(2021-22). Nel 2002 la compagnia riceve il PREMIO LO STRANIERO Scommesse per il futuro “…per l’ammirevole coordinamento di gruppo dentro forme teatrali austere dai mezzi scabri e intensi dove la danza è ritmo nascosto della realtà e una sottile distanza crea le necessarie dissonanze” e, sempre nel 2002, il PREMIO UBU per lo spettacolo come miglior spettacolo di Teatrodanza dell’anno. Dal 2001 Kinkaleri ha sede operativa a Prato nello spazioK, uno degli spazi dell’ex-area industriale Campolmi nel centro storico della città. Dal 2013 lo spazioK è Centro di Residenza Regionale sviluppando percorsi artistici appartenenti ai diversi campi della creazione e rivolti alle giovani generazioni, lo spazio è anche il luogo di is it my world? e Body To Be serie di appuntamenti curati dalla compagnia sulle arti della scena. Il gruppo è formato attualmente da Massimo Conti, Marco Mazzoni e Gina Monaco.

Foto di Jacopo Benassi

L’iniziativa è il terzo progetto monografico nato in seno alla rete E’BAL e dedicato a un artista di riferimento della danza d’autore italiana, dopo quello del 2021 dedicato al CollettivOCineticO e quello del 2022 dedicato a Virgilio Sieni. L’intento è quello di avvicinare nuovi pubblici alla danza contemporanea e ai nuovi linguaggi della sperimentazione coreografica e performativa, attraverso la sinergie fra differenti realtà di programmazione del territorio della Città Metropolitana.

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